Roberto Petracca, 19 maggio 2008
Se aspettiamo che l'emergenza venga risolta solo da un commissario preposto non avremo risultati. Se è vero che lo Stato siamo noi, allora la popolazione deve mobilitarsi. Sarebbe una grandiosa espressione di civiltà se si organizzasse una raccolta della spazzatura "dal basso"
Il dramma dei rifiuti in Campania appare irrisolvibile. Il problema non è solo locale. Il problema è anche nazionale. A ragione o a torto, durante la recente campagna elettorale per le elezioni politiche sono stati individuati due capri espiatori: Bassolino e Pecoraro Scanio. La Sinistra Arcobaleno ha lasciato sul terreno il 7 % del suo precedente elettorato e non ha superato la soglia di sbarramento, scomparendo così dal Parlamento. Il Partito Democratico, reo tra l'altro di aver difeso Bassolino, non ha sfondato. Le destre hanno stravinto come mai era successo prima nella storia della Repubblica. E' difficile quantificare in che misura il dramma dei rifiuti campani abbia inciso sul risultato elettorale ma certamente si può affermare che ha inciso in misura importante. Berlusconi disse che se avesse vinto le elezioni si sarebbe impiantato a Napoli con tutto il governo e da là non si sarebbe schiodato fintanto la questione dei rifiuti non fosse stata risolta. Vedremo cosa accadrà. Per adesso non si intravedono soluzioni. La camorra cavalca con successo la situazione ed abbiamo visto la gente tirare pietre ai vigili del fuoco. I cittadini piangono, si disperano, incendiano e minacciano di non pagare la tassa sui rifiuti.
Di fronte a questo immane disastro mi chiedo come mai la popolazione non reagisce in maniera positiva e propositiva, ad esempio creando delle associazioni di volontariato che si mettano all'opera per aggredire la spazzatura abbandonata per strada. Lavoro arduo e sporco ma, allo stesso tempo, nobile e pulito. Carta e cartone alle cartiere, vetro alle vetrerie, plastica all'industria della plastica, lattine alle fonderie, organico all'industria del compostaggio etc. Solo un residuo indifferenziabile in discarica. Penso che questo sarebbe certamente un modo civile di aggredire il problema. Chissà? Si ci fosse un segno, forse nel resto del paese si formerebbero delle squadre disposte ad armarsi e a partire per dare una mano a combattere la battaglia. Per una Napoli pulita. Per una Campania pulita. Per rubare il pane alla camorra. Per una Italia che risorge. Se aspettiamo solo De Gennaro, i commissari e i miracoli qua si fa notte buia. Se è vero che lo Stato siamo noi allora invocare l'intervento dello Stato significa mobilitarci. Vale per le forze pulsanti e vitali di Napoli, della Campania e di tutto il paese. Sarebbe una grandiosa espressione di civiltà .
si ringraziano gli amici di Aprileonline.info
graziella iaccarino-idelson
20 maggio 2008
Va bene ! ma ci vuole anche una LEGGE FORTE che equipari il reato di sversamento di RIFIUTI TOSSICI al reato di STRAGE con carcere immediato per i camorristi, imprenditori e politici collusi altrimenti sono SFORZI INUTILI ! Reato di STRAGE per chi sversa!
2 commenti:
i vigili devono aprire i sacchetti della spazzatura lasciati per strada e cominciare a fare le multe.
forza al lavoro e mettetevi i guanti. strazzauanti !
NAPOLI (Reuters) - Ventitre vigili urbani sono stati arrestati oggi a Giugliano, comune a nord di Napoli, in un’operazione coordinata dalla procura partenopea che ha portato complessivamente all’esecuzione di 39 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Lo ha riferito una fonte della polizia.
Tredici fra i destinatari dell’ordinanza sono imprenditori e faccendieri, tre sono geometri dell’ufficio tecnico del comune di Giugliano e il resto sono vigili urbani.
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