In primo piano la vecchia croce sul marciapiede di S. Rocco. Sullo sfondo la vecchia chiesa. Sul piazzale di fronte (non raffigurata) la nuova chiesa.
In questo caso mi dichiaro espressamente vittima e fautore di “nostalgico decadentismo”, ma metterei sotto processo committente, progettista ed esecutore della nuova Chiesa di S. Rocco.
Con tutto il dovuto rispetto per il Santo e per i fedelissimi devoti.
Marco da Milano
16 commenti:
Pessima cosa il decadentismo nostalgico in un paese dove i bambini non hanno mai avuto un giardino pubblico attrezzato o una ludoteca per poter giocare nel lungo inverno santangiolese caro Marco da Milano,c'è poco da esserne fieri mi creda.
Ricordo ancora le immagini di un film nel quale alcuni gerarchi militari si commuovevano ascoltando Beethoven .... se la memoria non mi tradisce si trovavano nel campo di Mauthausen in Austria.
Certo mi deriderà per l'abnormità dell'accostamento, ma esso ha solo lo scopo di descriverle cosa penso io del decadentismo nostalgico, soprattutto se esso ha la pretesa di scavalcare, in un ordine ideale di valori, i bisogni vitali della collettività.
Le auguro ottime vacanze.
quello che non si coglie, caro, anonimo, è se non capisci o se non vuoi capire, o fai finta di non capire..... che poi è la stessa cosa; ma è mai possibile che cadi sempre nella trappola che tu stesso ti sei costruito? Tu sai cos'è l'ironia? Quella vera e non fasulla, che dell'intelligenza è una delle espressioni più sintomatiche.
Per principio non rispondo mai agli anonimi. Lo faccio in questo caso perché Lei è andato ben oltre la soglia della legittima critica.
Non La derido per l'abnormità dell'accostamento; riflettendoci un pochino, si renderà conto da solo dell'assurdità di quello che ha scritto.
Rifletta bene prima di scrivere simili assurdità.
Senza rancore.
Giuseppe Belvedere
Dobbiamo avere il coraggio di dire che la chiesa si san Rocco non fu voluta dove era precedentemente da un politico scomparso ormai da parecchio tempo... pace all'anima sua
questo però non vuol dire che poi doveva essere costruita in quel posto ed in quel modo!
L'ironia è la gaiezza della riflessione e la gioia della saggezza, scriveva Anatole France, credo di condividere questo concetto caro anonimo e mi esercito spesso nel distinguere tra l'oggettivamente ironico ed il soggettivamente presuntuoso.
Buonanotte Sant'Angelo.
Caro anonimo delle 23,51, se i risultati delle tue riflessioni sono quelli del primo commento, credo che le tue esercitazione non daranno mai i frutti sperati. Auguri, comunque.
dott. Imbriano perchè non pubblica anche su questo blog l'articolo che ha messo stamattina su Comunità Provvisoria?
è vero! perchè?
E' proprio vero... Il posto potrebbe anche andare bene, ma il modo in cui è stata fatta....Questa cosa la pensa la stragrande maggioranza dei santangiolesi!
BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI ABBATTERE LA NUOVA CHIESA DI SAN ROCCO E RICOSTRUIRLA DOV'ERA altrimenti ci si sente soli e mal posizionati, come la sua antica croce:l'unica testimonianza rimasta del bel borgo....A roma anche Alemanno è della stessa idea con l'ara pacis!
Pinuccio, prepara i tabulati e ad agosto raccogliamo le firme per la petizione popolare
Contro la follia e la stupidaggine,nemmeno gli dei!
Il politico che avrebbe compiuto il "misfatto" in riferimento alla chiesa di San Rocco dovrebbe essere L' avv. De Vitto, che oggi sembra che nessuno ricordi piu',mentre la sottoscritta ricorda ,con disagio ,il codazzo di cortigiani che accompagnava tale personaggio dovunque fosse, tutto per ottenere favori di ogni sorta.Un po' di coscienza per cio' che e' stato l' altro ieri e non un secolo fa non guasta! Le chiese poi lasciamole dove sono,tanto importante e' credere dovunque avremo modo di farlo!Se non dico il vero censuratemi pure!
qui non si censura chi dice il vero o il falso! anche perchè non ci si sente di essere depositari della Verità. Si eliminano invece i commenti se sono chiaramente offensivi nei confronti di qualcuno piuttosto che pubblicati solo per 'disturbare' e non per contribuire ad un civile dibattito democratico!
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