martedì 2 settembre 2008
felice (ma non tanto) ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "AVVISO":
a me questo dibattito sempre più una guerra tra poveri!!! Siamo, ahinoi, tutti campani e di questi tempi, purtroppo, non è un onore!!! Se da una parte c'è Napoli con tutte le sue sfumature più ataviche e le sue modernità che contraddicono l'essenza di una città al tempo stesso meravigliosa ma "inguaiata" (ed è giusto la teoria che è colpa soprattutto dei suoi cittadini e poi delle istituzioni); dall'altra c'è la storia delle province e dei piccoli comuni che dalle "magnificenze politiche" (in senso ironico) di alcuni personaggi-guida si è passati ad un "autentico disorientamento" (in senso realistico) di un "vacuum" assordante. Sono d'accordo, infatti, più con Nanà anche non difendendo Napoli che non è certo neanche un manifesto di beltà, tuttaltro. Ma è evidente, comunque, che S. Angelo e i cittadini santabngiolesi non versano in una condizione e in comportamenti migliori. Basta vedere il VANDALISMO che dilaga nella nostra comunità, la mancanza di rispetto per i luoghi, per i beni pubblici, per le persone più che altro. Qualcuno accusa le forze dell'ordine, io penso che il problema è più complesso e profondo: le FAMIGLIE non sono più tali; i RIFERIMENTI morali, religiosi ed istituzionali latitano ingiustificatamente; i CONFLITTI sociali politici ed economici si inaspriscono sempre di più; la CRISI del dialogo e della comprensione dilaga inesorabile: è un PAESE ALLO SBANDO (certamente è una condizione identificabile anche in tanti altri paesi, ma da noi il processo si è accellerato vertiginosamente nell'ultimo periodo).Qualcosa (molte cose in verità) va rivisto, bisogna accettare la critica e saper fre anche AUTOCRITICA: S. Angelo è sporca "zozza" ed è inopinabile; i giovani (non tutti) sono avvolti in una indolenza senza pari e certo non un concerto o una festa può dimostrare la "dinamicità sociale", ci vuole ben altro (se poi per loro è il massimo!!!); il sindaco, il parroco e gli altri (tanti) referenti istituzionali dovrebbero essere "concretamente" più presenti e non assolvere solo "ordinariamente" le loro funzioni (e poi chi se ne frega...); i padri e madri di famiglia essere più incisivi e costanti (non difendendo a priori i comportamenti dei figli a volte riprovevoli) nella formazione e valorizzazione dei processi di socializzazione e maturazione della comunità; tutti noi, infine, dovremmo riflettere sulla responsabilità e sui doveri civici e non accampare solo pretese sterili dei tanti diritti e servizi mancati e negati.Per fare un mare ci vogliono tante gocce, il mare resta sempre mare ma senza di esse sarebbe un deserto.Facciamo in modo che la nostra comunità non si desertifichi o come dice qualcuno "polverizzi" perchè l'impressione è, purtroppo, questa.
Felice (ma non tanto).
Postato da felice (ma non tanto) in QUI Sant'Angelo dei Lombardi (terra d'Irpinia) alle 2/9/08 11:02
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3 commenti:
Purtroppo debbo convenire con quanto scritto da Felice. Il paese è sempre più allo sbando, in particolare dal punto di vista sociale.
E' molto triste ma è così.
bravo felice hai fatto un'analisi (quasi) perfetta della situazione. la responsabilità di quanto accade è un pò di tutti, chiamiamola "condivisa". forse è l'unica cosa, purtroppo, che ci accomuna ancora. c'è uno stato inarrestabile di degrado che tocca il paese in linea trasversale nella sue dimensioni totali. la colpa (così si dice) è del complesso, ma pur sempre di alcuni presi singolarmente. c'è da rimboccarsi le maniche questo è chiaro; dopo i proclami e i processi ci vogliono anche le azioni, pur se traumatiche...
...questa è vera autonomia!
bravo felice, penso proprio che hai detto la verità propria. nisciuno replica e quindi quando a santangelo nisciuno fiata significa ca tenene tuorto. ultimamente stimmo facenne nu poco shifo averamente, tutti quanti nisciuni escluso, pecchè simmo tutti nu poco a peruno bassulino.
strunzate vanne e strunzate venene.
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