giovedì 25 settembre 2008

luigi ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "da 'Il Mattino' del 24.09.2008":

Leggo una sottile (ma non troppo!!!) ironia nelle parole di felice (nel senso di contento) e tanto tanto veleno compensatore di quello stesso veleno che poi dichirara di combattere. Mi sembra davvero che le lezioni di aggregazione che lo stesso vuole promuovere o che comunque si vogliono proporre non siano migliori rispetto a quelle che qui, troppo ingiustamente, vengono criticate. Penso, infatti, che la disarmonia sia equivalente e condivisa e da una parte e dall'altra. Mi chiedo, allora: e noi che siamo al di fuori di entrambi i presunti schieramenti cosa ci dovremmo aspettare? Ancora guerre tra poveri! Che bello, poi, sapere che i giovani della "bella parrocchia" sono filantropi a tal punto da sconfessare il razzismo e poi, però, parlare con questo linguaggio così "staliniano" tanto da pretendere, così brutalmente, "il sangue" di questi presunti "vinti". Quindi altro che strumentalizzazione di quattro fessi contro la canonica (la pensavo pure io così e difendevo i ragazzi), le critiche, a questo punto, vanno invece lette diversamente poichè assumono un significato critico veritiero e fondato.Come si fa a dire, infatti, che alcuni dovranno "sparire" a discapito di un nuovo corso? E la tolleranza dov'è? Forse, davvero, in quel pallone descritto, così pessimisticamente, da Aurora? O in un'altra futura pronosticabile lotta fraticida? Sono anch'io tra quelli che esultano quando ci si innova e si creano nuove situazioni e nuove prospettive, ma non sono affatto per le destituzioni sommarie o per le "purghe sociali" che sembra vogliano mettere in atto. E' vero che alcuni sono suscettibili di critica (perchè si sa nessuno è perfetto), ma non dimentichiamo che a Sant'Angelo gli Agosti e tante altre manifestazioni tra cui la riuscitissima "Sagra delle Sagre", nel bene e nel male, ci sono state per quelli che ora volete "scacciare" così rovinosamente (considerando il fatto che sia più che altro auspicabile che possibile). Personalmente ora più che mai comprendo il perchè di tante feroci polemiche e mi convinco che le cose, ahinoi se son così, non miglioreranno per niente, anzi forse peggioreranno. Riflettendo meglio, quindi, penso che chi è accusato di "strumentalizzare" l'iniziativa parrocchiale osteggiandola ha, in fondo, delle ragioni concrete, perchè prima degli altri han capito il vero senso di essa che non è, difatti, una semplice partita di pallone ma uno dei tanti episodii di questa "divisione sociale" molto forte ed avanzata. Certo non mi va, pregidizievolmente, di accusare o difendere nessuno, ma lasciatemi dire che ci troviamo, se queste son le cose, in un brutto momento storico della nostra amata comunità, in un paese che ha smarrito le idee che portano alla condivisione fraterna. Ci siamo tutti troppo incattiviti, siamo diventati troppo egoisti e ci chiudiamo troppo dietro a sigle, simboli, gruppi e tanto altro, tralasciando la cosa che conta di più: la SOCIALIZZAZIONE SPONTANEA E GENUINA. Chi vuole icontrarsi, infatti, non ha bisogno di simili pretesti o per forza di un qualcosa motivatore, ma solo della VOGLIA e della CONSAPEVOLEZZA di sentirsi ancora parte importante e partecipe di una COMUNITA'. Quindi credo che, più di ogni altra cosa, sia arrivato il momento inevitabile di fare tutti AUTOCRITICA, chiaramente partendo dal sottoscritto. Scusate.
Luigi

5 commenti:

Anonimo ha detto...

.... e intanto ve la prendete con il parroco e con i ragazzi, bravi bravi, davvero un esempio di civismo, però sperare che qualcuno creda alla vostra buona fede mi pare impresa davvero assurda simile a quella di Veltroni con Alitalia. Ma davvero siete così convinti della stupidità dei cittadini?
Ben vengano le alterntative e a maggior ragione siano le benvenute se servono a determinare la disgregazione delle vecchie formule associative che facendo leva sulla buona fede di molti hanno giovato solo ai soliti pochi. Bravo anche il parroco che continua con passione a coltivare i suoi ragazzi e la sua missione, stia tranquillo il paese è con lui e quelli che urlano qui sono solo quattro randagi rimasti per strada senza padrone.
Buona serata da Felice (nel senso di contento)

Anonimo ha detto...

Continuo a non condividere, caro felice (nel senso di contento), ne fortemente il tuo linguaggio (vedi: "randagi rimasti per strada..."), ne molti dei contenuti che hai espresso. Nessuno se la prende con il parroco, non cadere nella cosiddetta "coda di paglia", ma si fanno solo riflessioni che scaturiscono dai molti episodi successi (vedi: festa del Grest sovrapposta all'appuntamento all'Anfiteatro de "l'Inferno di Dante") ed anche da quanto tu sesso sostieni e si cerca, quindi, di capire qual'è la situazione. Non credo, allora, che criticare e in senso positivo e in negativo sia per forza un mettersi contro questo o contro quello. E' una logica tutta sbagliata e dimostra la vostra grande immaturità sociale. Ragionando così, infatti, create ancora di più le divisioni e favorite quello che tu stesso hai espresso con: "disgregazione delle vecchie formule associative"; coltivando potenzialmente maldicenze e disasrmonia. Dunque se questo è l'antipasto di quel "nuovo corso" a cui date forza, sale la preoccupazione di tanti sntangiolesi che, forse, si ritroveranno nel futuro prossimo a dover fare i conti, addirittura, con la NOSTALGIA di questi attuali veccchi sistemi che volete di fatto (non so però quanto e come ci riuscirete) condannare e sgretolare. Non credo, quindi, positivo e producente questo vostro approccio. Tutto qui. Spero, altresì, che il parroco di cui ne citate sempre la presenza, non abbia esso stesso velleità in tal senso; sarebbe un disastro totale e definitivo visto che la sua figura dovrebbe (ma come sembra non lo è) essere super partes. Il PASSATO, cari amici rassegnatevi, non si cancella e le orme dei "GRANDI" resteranno INDELEBILI.
Molti di noi sperano si in una Sant'Angelo sicuramente NUOVA, ma che sappia sempre far tesoro del suo inimitabile PASSATO, indiscutibilmente, GLORIOSO.
Il concetto va dunque rovesciato: sul "tutti sono utili e nessuno è indispensabile" oggi siamo tutti o dovremmo essere TUTTI INDISPENSABILI.
BASTA DIVISIONI. Con queste premesse non si va da nessuna parte.
Ai posteri l'aruda sentenza.

Luigi.

Anonimo ha detto...

Mi sto "scompisciando" dalla noia, ho letto i vostri commenti e provo pena per voi e per la vostra mediocrità e il vostro tedioso sopravvivere.
Però mi ha colpito felice che è contento al quale consiglio di cambiare un tantino l'umore perchè:

quiddi che isso chiama randagi senza un padrone e miezzo a na via so comunque "cani re razza" o meglio "vurpuni". Quisti lu padrone se lo trovene facilmente e tornene a scodinsolà allegramente. Lu problema è invece lu vuosto ca siti cani "meticci" o meglio "pappeli re fucagna" che aviti truvato mo nu padrone pe scanso che ve fa però mangià a uffo (verimmo tutti quanta infatti li tanti cartocci che fanno ncoppa e sotta), ma se fenisce la zuppa po addo iati a fa pasqua? Po sarà sempe quaresema! Se rice ra nui che addò hai fatto l'aceni vai a fà puro li cacazzi!
Caro felice (pe poco ancora) io rinto a li panni tui me stesse nu poco chiù accorto e nu me facesse tutti sti nemici che facilmente tornene...
...cane ops uomo avvisato miezzo salvato.

IRONICS.

P.S. Che pizza! Non trovate?

Anonimo ha detto...

Luigi sto apprezzando molto il tuo modo di scrivere nonostante non condivida appieno i contenuti. I fautori di questa "guerra tra poveri" non sono abituati al dialogo (che paradosso!) l'unica legge che conoscono è quella della maldicenza e dell'ingiuria, paraltro nascosti dall'anonimato. Potremo parlare di contenuti e di miglioramento solo quando avremo sgomberato il campo da questi residui del passato che si sono alimentati per anni alla mensa dei potenti e adesso non sanno come rimanere in piedi perchè non hanno mai avuto e non hanno capacità alcuna. In definitiva non sapendo migliorarsi credono l'unico modo per spravvivere sia denigrare e sopprimere gli altri sperando di sciacallare tra le macerie. Lo so che non è facile credermi ma per favore concedetemi almeno i benefici del dubbio. Buonasera dal vostro Felice (stasera non troppo)

Anonimo ha detto...

Gentile Felice io, invece, credo a quel che dici anzi come tanti santangiolesi ho ben chiara la tipologia "cortigiana" che da sempre ha caratterizzato il nostro paese. Per questo ho esultato alle ultime elezioni, quando d'un tratto sembrava avviata la riscossa o almeno datoun segnale di criticità a quanto ci circondava. Ho alimentato speranza e continuo ad immaginare una nuova realtà, fatta di piccole e grandi cose, ma che sappia di PARTECIPAZIONE CIVICA. Per questo, anche palesando ancora qualche dubbio circa la praticità ed operatività, mi sono avvicinato al blog e al suo amministratore che perpetua le parole NECESSARIE ed INELUDIBILI di AUTODETERMINAZIONE ed AUTONOMIA. Il tutto però in contrasto o in favore a nessuno, ma al SOL BENE di SANT'ANGELO e della sua condizione attuale molto fatiscente.
Ecco perchè mi preme sottolineare senza pregiudizi o antipatie alcune, il comportamento non troppo inerente del tanto richiamato parroco; che almeno all'apparenza sembra acutizzare le DIVISIONI tra le parti e non creare quello snodo che possa far convergere, nel bene e nel male, sia i "buoni" sia i "cattivi" (spero che quest'ultimi non siano diventati maggioranza!!!) e, soprattutto, di essere più presente tra noi (tra le gente ad esempio in piazza; in estate non l'abbiamo visto neanche una volta tranne suae attività presso la canonica o processioni, ma mai una passeggiata) e di vivere Sant'Angelo come fosse, davvero, il suo paese. Già in passato molti hanno fatto presente questa sua mancanza, questo essere "latitante" e signficativo di scarso attaccameto alla popolazone santangiolese. Non certo diciamo o dico che sia davvero così, ma è solamente l'impressione di quanto.
Leggendo, poi, le tante accuse che qui molti gli rivolgono ed anche ai "suoi ragazzi", sorge almeno qualche dubbio circa la possibilità di qualche sostanziale incogruenza comportamentale. Tutto qui. A me, veramente, farebbe piacere che smentisse queste ipotesi e questi dubbi, con azioni forti e signifiative, non soltanto con manifestazioni tipo la pur simpatica partita di pallone. Ci vuole secondo me e come dice giustamente anche MINIMA MORALIA, un nuovo modo di rapportarsi con conretezza ai veri problemi del Paese, usando "fare" e non solo "dire" o "accennare", ma "costruire, "progettare", "dare risposte" e "COLLABORARE".
Quest'ultima, infatti, rappresenta la parola faidica: COLLABORAZIONE. Non più, dunque, nuove DIVISIONI o gurre di quartiere o peggio di "portoni" (visto la vicinanza degli uni agli altri!!!), ma SINERGIE che fruttino BENESSERE e CONDIVISIONE. Mi fa specie, infatti, ascoltare ancora iscorsi tipo il "punire qualcuno" lo "scacciare dal tempio i mercanti", o "lapidare il peccatore di turno". Credo che oltre ad una nuova COSCIENZA CIVICA, va anche fortificata (ed è qui che il parroco deve insistere maggiormente) la FRATELLANZA CRISTIANA.
Ho, infatti, davanti agli occhi una già richiamata scena manzoniana dei "capponi" di Renzo e Lucia che continuavano a beccarsi mentre il loro destino COMUNE era già segnato. Dunque il beccarsi così (a volte) ferocemente ci porta tutti ancor di più in quel baratro sociale che negli ultimi anni ha solcato la vita del nostro paese e per questo, caro FELICE (ora hai capito che è meglio esserlo NON TROPPO) che non si può parlare di VINCITORI e VINTI o di BUONI e CATTIVI, o meglio di NUOVI e VECCHI; ma dovrebbe convenire a tutti di parlare di NUOVA PROSPETTIVA "toutensemble". Io ci spero e per questo ho contestato alcuni tuoi contenuti e cntinuerò a contestare la LOGICA di essi, senza difendere o accusare nessuno.
Per finire voglio solo dire che persone come IRONICS, pur se un tantinello simpatiche, ma farebbero bene dall'astenersi perchè nessuno sente l'esigenza da "asini" di sentirsi chiamare "cornuti" da un "bove"!!!
Saluti.

Luigi.