lunedì 3 novembre 2008

Riceviamo e pubblichiamo.



Vorrei chiedere all'amico blogger di pubblicare questo comunicato dell'arcivescovo sulle scelte scellerate che i politici di questa nostra fallimentare regione stanno intraprendendo, a discapito della gente dell'Irpinia, già segnata ampiamente da eventi disastrosi.
E vorrei anche esprimere il mio apprezzamento al nostro fratello Don Franco per aver guardato esclusivamente all'UOMO e non essersi addentrato in situazioni che con la religione e la fede hanno ben poco da condividere.
Grazie amico blogger.

La Chiesa che è in Sant'Angelo dei Lombardi – Conza – Nusco - Bisaccia è vivamente preoccupata e partecipe del grave disagio che, ancora una volta, sta interessando la nostra amata terra dell'Alta Irpinia.
La recente Pianificazione sanitaria ad opera della Regione Campania, vede fortemente penalizzato il nostro territorio, colpendo, in particolare e quasi mortalmente, i presidi ospedalieri di Sant'Angelo dei Lombardi e di Bisaccia.
Qualsiasi scelta, anche la più giustificata, non può non tenere conto delle reali ed oggettive condizioni territoriali che essa va ad intaccare. Non ci sembra sufficiente, pertanto, la predisposizione di un Piano di razionalizzazione realizzato in base alla sola lettura ed analisi di numeri che, pur se significativi, sono finalizzati a delle fredde scelte di carattere economico.
Resta di fondamentale importanza tener presente la vita e le necessità della nostra gente. E' la persona che va sempre messa al centro di ogni scelta! Infatti i diritti della persona sono uguali a prescindere dal luogo nel quale si abita: essi non hanno nessun colore sociale e politico, tantomeno se riguardano un aspetto fondamentale quale quello della sanità.
Viviamo in un ambiente di grande tradizione culturale e sociale che ha sempre saputo valorizzare al massimo le proprie risorse, nonostante un territorio oggettivamente disagiato. Le scelte che stanno per essere intraprese penalizzano di fatto tale ricchezza, non tenendo assolutamente presente quanti continuano a vivere nei nostri piccoli comuni di montagna. Togliere o ridurre drasticamente dei servizi, frutto di conquiste sociali nel corso degli anni, impoverisce le nostre comunità e non favorisce di certo il crescere delle stesse, recidendo sempre più quelle radici già deboli e ferite per i tanti traumi che hanno subito nel corso della storia.
Auspichiamo, dunque, un doveroso ripensamento del piano sanitario regionale. Una opportuna razionalizzazione economica, che eviti sprechi e servizi poco utili, non dovrà mai andare a discapito della persona !

L'Arcivescovo e
Il Consiglio Pastorale Diocesano


S. Angelo dei Lombardi, 30/10/2008


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