Bufera in Campania
Napoli sotto inchiesta, nel mirino i potenti
La «notte dei lunghi coltelli» l'ha spiegata, alla perfezione, il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, con queste poche parole: "Sui politici non vi deve essere alcuna immunità".
di Simone Di Meo
da http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/12/05/960694-napoli_sotto_inchiesta_mirino_potenti.shtml
"Addirittura - dichiara Lepore - qualcuno è arrivato a dire in questi giorni che ci stiamo inserendo troppo nell'attività politica. Se un politico commette un reato noi lo perseguiamo come facciamo nei confronti di qualsiasi cittadino". La dinamica dello scontro sta tutta nell'accelerazione del lavoro investigativo nei confronti dei santuari del potere partenopeo, popolati da spregiudicati e rapaci amministratori cresciuti all'ombra del vicerè Antonio Bassolino, ai quali una opposizione scadente e sdentata ha consegnato il controllo della città e della regione, accontentandosi delle briciole raccolte ai piedi del banchetto e siglando un deplorevole patto di non belligeranza.
Che la situazione sia esplosiva lo dimostrano le inchieste degli ultimi tempi e, ancor di più, la strumentalizzazione post-mortem del suicidio di Giorgio Nugnes, ex assessore alla Protezione civile del Comune di Napoli, coinvolto nell'inchiesta sulla guerriglia urbana di qualche mese fa a Pianura, contro la riapertura della locale discarica. È ormai evidente che i politici napoletani hanno il terrore di finire sott'inchiesta, ora che
Dall'inizio dell'anno, sono crollate - una ad una - le colonne del tempio del potere del centrosinistra in Campania: prima alcune indagini di minore rilevanza su appalti truccati nella pubblica amministrazione, che hanno portato nella rete pesci piccoli e medi, poi il vero segnale di crisi: l'inchiesta su giri di mazzette e favori alla sede della Regione Campania a New York, nella centralissima Fifth Avenue, lustro e orgoglio del «rinascimento bassoliniano». Da allora, è un susseguirsi di indagini e accertamenti incrociati che, se non portano a conclusioni giudiziarie, suggeriscono - a quanti sanno di essere «controllati» - di abbandonare velocemente la carriera politica, come accaduto all'ex assessore al Bilancio, Enrico Cardillo, dimessosi dall'incarico ufficialmente per motivi personali, ma più probabilmente per le gravi responsabilità politiche sulla disastrata gestione contabile del Comune di Napoli.
E arriviamo così alla «stagione calda» dell'emergenza rifiuti, che Silvio Berlusconi risolve in cento giorni ma che i vari commissari di governo non sono stati capaci di gestire in alcun modo in quindici anni e con dieci miliardi di euro a disposizione. I soldi finiscono nelle tasche di imprese in odore di camorra e dispersi nei rivoli di mille consulenze inutili: ne nasce una indagine che porta sotto processo Antonio Bassolino e i vertici della società «Impregilo» e che apre a un altro filone investigativo: quello sul «tesoro nascosto» del presidente della Regione. I magistrati, ben lontani dall'immaginare che l'uomo politico più potente della Campania degli ultimi quindici anni, sia nullatenente, si mettono a caccia di proprietà e beni che sarebbero stati intestati a prestanome. Si concentrano, in particolare, su un casolare a Cortona, di proprietà di un ex parlamentare ds, che tutti in zona chiamano villa Bassolino. Il lavoro inquirente è ancora in corso.
Nel mezzo, ci sono state le indagini su alcuni consiglieri regionali. Uno, in particolare, Roberto Conte, del Partito democratico, viene arrestato per concorso esterno in associazione camorristica sulla base dei racconti dell'ex padrino del rione Sanità, Giuseppe Misso. E arriviamo agli ultimi sviluppi: si sa di un fascicolo sul maxi-appalto da 400 milioni di euro, relativo alla gestione «chiavi in mano» della manutenzione stradale e dell'arredo urbano nel capoluogo, nel quale sarebbero coinvolti uomini politici di primo piano della giunta guidata dal sindaco Rosa Russo Iervolino. Le richieste di arresto per alcuni degli indagati sarebbero già state depositate a luglio presso l'ufficio gip e potrebbero diventare esecutive già prima di Natale.
L'ultima tegola è di ieri: il presidente dell'autorità portuale, Francesco Nerli, «bassoliniano» di ferro, ha lasciato l'incarico con due mesi di anticipo sulla scadenza naturale del mandato. Da un mese risulta indagato per le sponsorizzazioni «forzate» delle cene elettorali degli ex ds da parte delle aziende che operano nello scalo napoletano.
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4 commenti:
Chissà cosa accadrebbe a Sant'Angelo, se una task force giudiziaria ispezionasse gli atti, le procedure e le modalità di gestione, anche attuali, di vari enti, alcuni già fortemente contestati da anni e da tutti.
Bisognerebbe farne richiesta, magari qualche procura, commossa per la sorte che ci è toccata, potrebbe motivarsi a dare una occhiatina.
Da noi le magagne sono state fatte così grossolanamente, nella convinzione della totale impunità, che alla prima occhiatina seguirebbe il collasso di tutta la fragile impalcatura creata, ne sono convinto.
L'illegalità politico-amministrativa, in fondo, è sotto il profilo etico e "pedagogico", come la camorra: finché i giovani identificheranno gli autori di questi scempi con "i potenti ed i ricchi, che restano impuniti" essi saranno un modello da imitare e la società non progredirà, aldilà dei buoni propositi e delle speranze, più o meno sterili, di alcuni tra noi, autentici dinosauri, per il solo fatto di sostenere una legalità vera e non quella solo proclamata della peggiore propaganda.
Invece di continuare a sparlare nei bar, si potrebbe cominciare a segnalare e denunciare gli abusi e le irregolarità, almeno quelle più eclatanti e più ingiuste, togliendo a chiunque anche solo la speranza dell’impunità! Essere onesti si può credetemi e, se talvolta non giova alle finanze, certamente fa molto bene alla dignità personale , familiare e sociale ed assicura sonni più sereni.
Al dr. Imbriano comunico, la mia intenzione di operare un mutamento tematico nel blog NOSTRASANTANGELO, in modo da offrire al paese non un inutile doppione di NUOVASANTANGELO, che oggi viene egregiamente gestito ed offerto al paese secondo il criterio di liberalità dell'informazione, ma uno spazio nuovo, avente come scopo la realizzazione di un "osservatorio della civiltà santangiolese ed irpina", un blog aperto a tutti i cittadini, per raccontare dei propri rapporti con gli enti amministrativi privati e pubblici, le eventuali irregolarità riscontrate, le ingiustizie subite ed anche, speriamo, il buon funzionamento verificato, le soluzioni ottenute e tutto quanto certamente di buono c'è ancora.
Se l'iniziativa avrà successo potremmo decidere di passare dal virtuale al reale creando uno sportello del cittadino, parallelo a quello di tipo istituzionale che dovrebbe essere presente, prima ancora del museo civico, in ogni paese evoluto, dove poter ottenere concreta assistenza ed aiuto, ad opera di volontari qualificati, nei vari settori della vita sociale: non giustizialismo, dunque, ma collaborazione sociale ed incitamento alla legalità e alla operatività delle istituzioni
Attendo suggerimenti e proposte e, ovviamente, le inevitabili critiche, sperando che siano positive e non fatte alla stregua veltroniana, solo per denigrare, senza proporre e senza costruire niente.
L’email per le vostre comunicazioni è quella solita indicata sul blog Nostrasantangelo, ossia: xammy@live.it.
Cominciamo a coordinare i blog cittadini e speriamo che presto, anche il paese, possa coordinare le sue risorse senza sprecare i tanti talenti che ci sono nell'una e nell'altra delle inutili opposte fazioni.
Personalmente divido il mondo in onesti e disonesti, ed anche tra questi ultimi trovo qualcosa di recuperabile.
Oggi c'è un pò di sole qui ... saluti a tutti i santangiolesi lontani ... Minima Moralia :-)
IDEA BELLA MINIMA MA RESTERA' UN SOGNO COME TUTTE LE BUONE COSE IN QUESTO PAESE. COMUNQUE AUGURI.
Disfattismo e rassegnazione, possibile che sia rimasto solo questo a Sant'Angelo? Un pò di impegno civico spontaneo, senza necessità di associazioni precostituite a contribuzione regionale non guasterebbe, diamine!
minimo se non dici chi sei non sei credibile, rassegnete.
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