mercoledì 14 gennaio 2009

DiEmme ha detto...

Il dato sconcertante di tutto questo è, appunto, l'essere passati dalla "padella" alla "brace".Una brace che sotto la sua stessa cenere nasconde altra brace. E il popolo, intanto, vanamente "arde" dal bisogno impellente di una lontana e ricercata novità della "buona amministrazione"; prima di tutto!La fine retorica ed ambivalente oratoria espressa dal noto assessore Formato non lascia, però, cadere assordante un appello da lui stesso esplicitamente espresso tra le tante tautologiche righe formulate: "Se l’alternativa contrappone la comunicazione di un’opinione all’azione strategica basata sulla coercizione o sull’inganno, il tertium a cui alludo è semplicemente una forma provvisoria, contingente e pur tuttavia ‘convinta’, di adesione ad una idea, ad un progetto, ad una linea politica che, peraltro,fino ad ora non si è vista."Una lettura che non lascia, difatti, molti dubbi sulla natura delle cose attuali, anche a chi non mastica il politichese o la dialettica tentata nell'articolo.Si è piombati, quindi, in quel baratro intravisto più volte e più volte fantasiosamente scongiurato, ma concretamente mai allontanato. Baratro politco e amministrativo e con esso immancabilmente sociale.Il "je accuse" dell'assessore, comprensibile e condivisibile o meno, dunque, fa apparire chiara la "non novità" scaturente dalla "pseudo rivoluzione d'aprile". Non si cambia "strada" solo cambiando "l'autista", ma vi è bisogno di altre "rotte" e di plausibili "mete", condite da integrità morali ed intelligenze politiche, oltre alle necessarie e imprescindibili competenze amminisrative e tecniche.Che pur non mancano!Questo però, sia chiaro e a chiare lettere, non vuol dire che l'alternativa elettorale, ovvero le altre liste, lasciavano sperare in meglio. Anzi! E proprio per questo che oggi oltre allo stupore di ciò che non stupisce più, neanche ai più idealisti ed ottimisti, si è passati al puro ed incontrovertibile sconforto. Non si è capaci di reagire a se stessi; figuriamoci!Bè non voletene male, ma qualcuno quest'estate pur non avendo nessuna "palla di vetro", sussurrava più volte la parola "Autonomia" intrisa da quell'idea di una "politica dal basso". Ciò non a significare la dequalificazione della stessa "arrabbattata" politica attuale, ma l'idea espressa dallo stesso stimabile assessore ivi potagonista: "Ci sarebbe una scelta che si basa sull’adesione, sulla convinzione e non sulla coercizione. Un fenomeno della convinzione spontanea: quella per cui qualcuno obbedisce perché convinto della proposta fatta. Si tratta però sia di una convinzione basata sull’argomentazione razionale sia di una convinzione che si radica nella contingenza di una decisione. “Sì, mi hai convinto, aderisco alla tua proposta, ti seguo”, potrebbe essere il tono spontaneo, basato sulla convinzione."O se volete ancor meglio del concetto che va a sintetizzare quanto sopra riportato nelle dichiarazioni del Dott. Formato, ovvero quello dell'"Autodeterminazione"; una politica non più verticale e verticistica, ma ultramoderna e riformista basata sulla condivisione non solo del "potere", ma soprattutto del "concepimento", delle "idee", delle "proposte", ovvero della "sua stessa genesi"!Non pensiate, stupidamente, che sia pubblicità all'opera del Dott. Imbriano o piena condivisione al suo modo con questo Blog espresso, ma semplice riconoscimento ad un'opera strutturalmente e filosoficamente meritoria e, soprattutto, necessaria.Al di là da chi la propone o la porte avanti!Tornando dunque alla "riflessione pubblica" dell'assessore che qualcuno, con meschino tentativo di bieca speculazione, contrappone al cosiddetto "Cardinale", non ci si può sottrarre, però, neanche dall'analisi prettamente partitica; ovvero chiedersi quali equilibri si sarebbero verificati con la delega all'uno (silurato) piuttosto che all'altro (incoronato). Certo è difficile essere convinti, ma pronosticare differenze strategiche e di posizioni all'interno dello scacchiere sembra cosa più facile.Sant'Angelo, forse, dall'area del Pdl-Popolari si sarebbe trovata appartenente all'altra, ovvero del PD. Allora dietro ci poterbbe essere stata una scelta non dettata dalla personalità - uno rispetto all'altro - , ma concernente più ad una visione e collocazione generale dell'amministrazione deputata. Allora ci si chiede: ma come? Se è così, come mai il vicesindaco all'indomani di questo episodio ha aderito al Pd?Torniamo, allora, al punto di partenza espresso dall'assessore e così sintetizzabile: - alla vigilia elettorale era più evidente una strategia formulata sulla demolizione di un "potere" (giustamente arrivato al limite e culmine e, sinceramente, in ritardo!), che sulla costruzione di un "nuovo modello", fatto dietro una "proposta", figlia di una concreta e fruibile "condivisione". Volendo fare giusta metafora politica, questa situazione è come lo stesso male che attanaglia il centrosinistra di questi ultimi anni, ovvero uniti solo nel bieco "antiberlusconismo", invece che in idee e progetti validi per governare un Paese che, in questo caso, è l'Italia.Allora, a Sant'Angelo, da dove ripartire? Forse da dove conclude lo stesso assessore: "Ad oggi credo di sapere solo ciò che non sono e, in ogni caso, mi pare di cercare possibili percorsi alternativi a quelli attuali, una dimensione relazionale, plurale, sociale non ossessionata solo dalla costruzione o dalla demolizione di un ordine. Una formula colloquiale: vogliamo deciderlo insieme”."Non è detto, infatti, che non sia possibile; arduo sì!Vi saluto.
DiEmme.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Impegniamoci tutti a far cadere l'amministraione.
Ormai hanno avuto tutto il tempo che volevano per imparare, e hanno dimostrato in più occasioni di non essere all'altezza delle aspettative della gente e soprattutto dei giovani di santangelo.
Dopo un anno se uno non è capace deve tornare a casa e rassegnare le dimissioni. Come dice berlusconi sono i primi 100 giorni quelli significativi per cambiare le cose e dimostrare le proprie capacità. Sono passati 250 giorni e non hanno prodotto nulla di nulla. Stanno perdendo tutti i treni in corsa e pensano solo a litigare e a dividersi sulle questioni sovracomunali.
Che tristezza.....

Il dottore

Anonimo ha detto...

quanto bla bla bla ,diemme, e che disquisizioni contorte e artificiose!
Tanto rumore per nulla oppure la montagna ha partorito un topolino solo fumo e niente arrosto,quale ti va meglio? Con queste premesse ,non c'e' nulla da aspettarsi ormai!eppure basterebbe poco per vivere una semplice vita normale,qui sta il problema:tante diatribe.troppe improbabili architetture pseudopolitiche che servono a mascherare(ma non troppo)l' incapacita' di progettare possibili quotidianita'non avvelenate dal quel male che vi accomuna tutti:l' accidia!

Anonimo ha detto...

DiEmme,
leggendo il tuo post mi viene da dire: poche idee ma confuse.
Ma dove lo vedi questo "meschino tentativo di bieca speculazione", nel porre all'Assessore di fronte alla scelta di lasciare, perchè delegittimato, o proseguire facendo finta di niente?
Ricorda che perchè si possa giungere alla autodeterminazione, è necessario capire prima di cosa si parla.
Argonauta

Anonimo ha detto...

Ma la responsabilità maggiore non è forse del Sindaco?
E' sulo nu buono cristiano.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo dottore se cadesse l' attuale amministrazione allora si ke saranno guai.
Non vedo uno straccio di alternativa.
Il Pd santangiolese è messo peggio di quello nazionale come uomini come idee e soprattutto in termini numerici(VOTI).
Ribadisco un concetto a tutti chiaro e da tutti condiviso,
senza ciriaco ad impartire ordini la vita è dura per l'amministrazione che nelle intenzioni di qualcuno (pochi) dovrebbe sostituire Forte e compagnia.
Per amministrare un paese prima di tutto bisogna mettere su una lista con almeno tredici nomi.
Il Pd tredici nomi non li aveva lo scorso aprile e non li ha neanche ora.
Poi mi vengono i brividi a pensare che il medico del ferito possa essere l'attentatore stesso.
Criticare è giusto ma che venga fatto con cognizione di causa.
La grande parte delle critiche che ho letto e ho sentito non mi convincono assolutamente, mi sembrano vani tentativi di destabilizzazione da parte di alcuni ke una volta erano qualcosa più che qualcuno ed ora sono niente.
Dio certo 250 giorni sono pochi per riparare 30 anni di errori e cmq credo che, a livello politico, per almeno altri 4 anni e mezzo tutto sarà come adesso cioè con i politici di professione o attentatori, come preferite, fuori dai giochi.
Ed dal mio punto vista è la situazione migliore.
DISTINTI SALUTI A TUTTI.
IL Risolutore

Anonimo ha detto...

Idee poche e confuse?!?
Disquisizioni contorte e artificiose?!?

Non sembra davvero così, centrare il problema mentre gli altri ci girano attorno è già, quantomeno, accettabile.

Sulla forma, poi, nulla da ridire anzi risulta molto ricercata, logica e argomentata e, perchè no, sferzante e "ficcante".

E proprio su quel "ficcante" che taluni si destano!
Chissà perchè?

Io sono d'accordo, dunque, con questo DiEmme che già in passato ha dato dimostrazione di intelligenza, cultura, conoscenza, acume e lungimiranza.

Peccato che non si firmi per esteso!
Chissà forse è lo stesso autore del blog? O forse no!

Comunque bravo/a, è tutto molto apprezzabile e pertinente.

Concludendo mi va di aggiungere che a nulla serviebbe far cadere questa Amministrazione perchè all'orizzonte navi foriere di progresso e benessere non si scorgono rivolte e spiegate all'attracco dei nostri poco ameni lidi!

Il mare è da troppo, molto, tempo in tempesta...
...non si odono neanche più gabbiani!

Peppino.