venerdì 13 marzo 2009

Terremoti d'Italia

Promossa dalla Presidenza del consiglio dei Ministri e Dipartimento della Protezione Civile
In collaborazione con MIBAC, Ministero per i beni e le attività culturali, centro RELIUS e università degli studi di Napoli Federico II
TERREMOTI D'ITALIA Napoli 7 marzo - 4 aprile
Al via, presso l'atrio del Politecnico di Napoli, sede della facoltà d'ingegneria della Federico II, la mostra itinerante a carattere storico, scientifico e culturale, che ha già fatto scalo nei principali centri dell'Italia centrale e che terminerà a Messina, vittima di uno dei più catastrofici terremoti del secolo. Dagli archivi Luce e Rai Teche, alle raccolte di libri storico-culturali e ingegneristici e di testate di giornali nazionali d'epoca, per passare all'aspetto prettamente tecnico della manifestazione, ai metodi di costruzione preventiva anti-sisma, alla cosiddetta "ingegneria sismica", che ha sviluppato il cosiddetto "isolamento sismico". Da non perdere la simulazione nella "stanza sismica", in cui rievocare con i "propri piedi" le sensazioni del terremoto dell'80' in Campania-Basilicata, in tre particolari condizioni, nonchè i prototipi degli attuali sismografi, datati secoli or sono, fino ai software più sofisticati di rilevamento, come l'ISNET, Irpinia Seismic Network, una sorta di tom-tom dei terremoti, che negli immediati istanti post-terremoo segnala nella mappa campana epicentri, intensità, distanza ecc... e l'ERGO (early warning demo) dispositivo che riesce ad "anticipare" la scossa, ancora in fase di sviluppo. La mostra è ravvivata dal personale della Protezione civile, altamente specializzato, che dispensa anche le giuste norme comportamentali durante il terremoto, argomento principe dell'occasione. Tanta Irpinia a testimoniare... Un invito a non dimenticare, ma anche a ricercare nello sviluppo sismologico da parte dell'Alta Irpinia. L'ingresso alla mostra è gratutito, da lunedì a venerdì con orario continuato, il sabato mezza giornata.
P.S. Non è forse vero che l'INGV, centro sismologico nazionale, sarebbe dovuto nascere a S.Angelo e non, dove attualmente risiede, a Grottaminarda?
Roberto Romano

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