mercoledì 13 maggio 2009
«Senza di noi, non si vince»
dal 'Corriere dell'Irpinia'
Francesco Storace è talmente certo della vittoria del centrodestra in Irpinia che pensa ai festeggiamenti dei suoi candidati («li voglio in ogni collegio») e già incorona Massimo Preziosi, seduto accanto a lui. «Ti posso chiamare sindaco?», gli domanda quando gli rivolge la parola, esaltandone doti e capacità. Un cenno a Ciriaco De Mita, a margine della manifestazione («anche lo statista di Nusco ha capito che senza la Destra non si vince») ed ampio spazio ai programmi che illustrerà il partito da qui alò 6 e 7 giugno. C’è un’atmosfera serena all’apertura di campagna elettorale de “la Destra” irpina. Nella sala dell'Hotel De La Ville figurano tutti i candidati a Provincia e Comuni, oltre che volti noto del centrodestra irpino, da Ettore De Concilis del Pdl a Sabino Morano ed Enrico Tecce di Adc. In prima fila anche l'ex presidente della Regione Antonio Rastrelli, «l'ultimo vero presidente della Regione», sottolinea il coordinatore provinciale Arturo Meo, che poi si sofferma sulla composizione delle liste: «Alla Provincia: ci sono in campo consiglieri comunali, presidenti di circolo, è una lista molto forte». E su Palazzo di Città spiega: «Anche la lista al Comune è competitiva: nessun mister quattrocento voti, ma tanti buoni candidati. L'avvocato Preziosi ci ha riconosciuto il ruolo di pari dignità con le altre forze della coalizione, le nostre richieste programmatiche sono state accolte per intero»Interviene di De Conciliis, in corsa a Palazzo Caracciolo, che porta il saluto del candidato presidente del centrodestra Cosimo Sibilia, impegnato al Senato. «L'esperienza di centrosinistra è stata fallimentare - sentenzia - l'amministrazione De Simone, lo dico da ex consigliere provinciale, ha operato in con totale incapacità». Gli fa eco Preziosi: «Ha ragione De Conciliis: sono stati anni fallimentari perchè si sono avvalsi di gente calata dall'alto e messa nei posti di potere». Preziosi torna sulla manifestazione del centrosinistra di lunedì: «In una manifestazione tenuta ieri si dice che Avellino deve essere liberata, ma da chi? Sono loro ad averla sempre occupata». Il finale, dopo che Meo cita uno ad uno i candidati a Comune e Provincia, è tutto per Storace. «Nel centrodestra in Campania – premette - senza di noi non si vince da nessuna parte. Abbiamo costruito una bella comunità tutti insieme e ne siamo fieri. Diventiamo decisivi per la conquista di enti in Campania, ma anche in altre regioni». E fa un appello per le elezioni europee: «Vi chiedo un attenzione per il voto alle europee, utilizziamo bene quelle tre preferenze a nostra disposizione». Lancia l’irpino Eugenio Lettieri e Sergio Rastrelli, figlio di Antonio, al tavolo accanto all’ex ministro, entrambi in corsa per Strasburgo. Poi spazio ai programmi: acqua pubblica, mutuo sociale, un nuovo e più equo welfare, tra le priorità nella piattaforma programmatica de “la Destra”. «La gente ci premierà – ne è certo Storace – perché siamo una forza coerente».
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