venerdì 30 maggio 2008

GAETANO AMATO

Demitians

Una città che agonizza: traffico impazzito, vigili urbani più latitanti di Bin Laden (e rispettivo comandante chiacchierone che andrebbe cacciato via per manifesta incapacità), abusivismo dilagante, dal commercio (nemmeno l'ambulante di viale Italia che vende cd e dvd sul marciapiedi che occupa da tre anni,si riesce a cacciare via) ai parcheggi (e che ne parliamo a fare).
Ma soprattutto: zero raccolta differenziata, zero pulizia, zero giovani, zero sviluppo, zero cultura.
E questi demitiani di cosa parlano? Del riconoscimento politico e di altre cazzate lontane anni luce dai bisogni delle persone? Tutti allineati a coperti a fare i soldatini del nuscano con un grande futuro dietro le spalle?
Lo dico a qualche consigliere che considero amico: ma lo capisce che così facendo, prima della città, sta affossando se stesso?



Avellino '09 \ i blogger

Negli ultimi tre anni, web, blog e blogger hanno rappresentato la prova che la libertà di pensiero è ancora presente in questa semidannata provincia. Il nostro citizen  journalism ha completato, arricchito, spesso e volentieri sputtanato l'informazione locale tradizionale, pubblicando sui nostri diari on line tutto quello che giornalisti di professione avrebbero potuto e dovuto scrivere sulla nostra realtà, composta di sviluppo mancato, emigrazione giovanile inaccettabile, rifiuti morali e materiali.
Ma c'è di più: il blogging ha rappresentato (e continua a rapprasentare) una straordinaria opportunità di confronto, di consocenza, di sintesi, con buona pace di pochi (anzi pochissimi) vigliacchetti (tra i quali annovero tanti, ma proprio tanti politichetti locali), che si sottraggono a tutto questo, nascondendosi dietro commentucci anonimi.
Sì, la politica ci rincorre, come hanno dimostrato due parlamentari irpini non a caso divenuti blogger sulla piattaforma de' Il cannocchiale.
Anche tra noi, non è tutto oro quello che luce:alcuni blog, soprattutto quelli a firma di militanti e dirigenti di destra, sono quasi del tutto impermeabili alla sintesi (o all'autocritica, ove necessaria) delle loro idee con quelle altrui. Dimenticano che l'essenza del bloggare, cioè l'interattività, è quella della messa in discussione continua delle proprie posizioni. Altrimenti, c'è il web 1.0, il sito tradizionale non interattivo, perchè ditemi voi a che serve fare un blog per dirsi solo quanto siamo belli, buoni e bravi.

Scrivo tutto questo per andare a parare su un punto, che è la presenza dei blogger nella vita civile di questa provincia e di questa città soprattutto.
Ieri, ho postato un commento sul blog di Pasquale Matarazzo, lanciando una sfida: la destra avellinese candidi come assessore alla cultura questo blogger, che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola - e per prima cosa ci metto l'onestà e la libertà di pensiero - per assumere tale ruolo. Lo chiedo, rivolgendomi ad un altro blogger irpino di prima generazione, Giovanni D'Ercole, candidato a sindaco di Avellino per il PDL. Questa sarebbe la prova di una netta inversione di tendenza, o, più chiaramente, di una svolta reale nella cultura politica di questa città.
Che ne dite?

 

http://gaetanoamato.ilcannocchiale.it/