Solo oggi sono venuta a conoscenza che sul vostro blog è stata trattata una questione che mi tocca molto da vicino, poiché riguarda mio padre, Ninuccio Imbriano. Prima di tutto, sento il bisogno di ringraziare di cuore l'anonimo santangiolese che dopo tanti anni ricorda ancora mio padre. Vorrei poterlo fare personalmente e perciò mi piacerebbe conoscere il suo nome. Non so immaginare chi possa essere: papà aveva molti amici e, a dire il vero, come sempre accade agli uomini di grande spessore, anche qualche nemico. Spero quindi che voglia mettersi in contatto con me, pur restando anonimo per il resto del paese. Questo gesto mi ha commosso. Papà sarebbe sicuramente fiero di essere ancora nel cuore dei suoi compaesani. Tuttavia, la vostra ipotesi di un "sondaggio popolare" riguardo all'opportunità di intitolare un "qualcosa" a mio padre mi offende profondamente. Nel periodo del dopo terremoto, sono stata vicinissima a papà, come, del resto, per tutta la mia vita, finché ho avuto la fortuna di averlo con me. Era ossessionato dal desiderio di fare qualcosa per il suo paese, di trovare un modo concreto per aiutare le persone colpite, chi non aveva più nulla e si trovava nella disperazione. Mai, neppure per un attimo, lo ha sfiorato l'idea di poter ricavare qualcosa per sé. Neppure nei mesi successivi, quando il suo aiuto si era concretizzato ed era tangibile quanto era riuscito a realizzare, ha mai pensato di poter essere gratificato dal punto di vista personale. Mio padre non ha cercato riconoscimenti, né ringraziamenti, né ha mai preteso nulla in cambio. E' stato solo amore. Amore puro per il suo paese, per quella che considerava ancora, anche dopo anni di lontananza, la sua gente. E questo, scusatemi, non deve essere sottoposto a sondaggio. La statura morale di mio padre, che a quasi vent'anni dalla sua morte ancora mi rende orgogliosa e che porto spesso come esempio ai miei figli, non merita referendum popolari. Io sola so cosa c'era nel suo cuore. Io sola posso parlare per lui. Papà non si è mai aspettato niente. Da nessuno. Ma sono io che pretendo da tutti voi rispetto per una persona che non c'è più, ma, ne sono certa, vive nel ricordo di tutti quei santangiolesi che lo hanno amato e ammirato. Un'ultima precisazione. Le diapositive di mio padre sono ben custodite a casa mia. Per me rappresentano un tesoro di valore inestimabile, che non solo assolutamente disposta a dividere con nessuno. Vi ringrazio dello spazio che vorrete concedermi, pubblicando queste righe, nel ricordo di mio padre.
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