In attesa di valutare l’esatta portata del fenomeno (i sondaggi inizieranno lunedì) un problema la frana di Sant’Arcangelo l’ha già provocato: la discarica potrebbe tra qualche giorno dover chiudere i battenti per effetto del mancato completamento della seconda vasca causato proprio dal dissesto. Da un rapido confronto tra i tempi di saturazione della prima vasca e i tempi di realizzazione della seconda, emerge infatti il fondato rischio che l’impianto di Nocecchia si ritrovi costretto a breve a sospendere le attività. Dal 24 giugno, giorno di apertura dello sversatoio, nei due lotti della prima vasca sono già state conferite circa 140mila tonnellate di rifiuti. La capacità della prima vasca è prevista, da progetto, in 157mila tonnellate. Resta dunque un’autonomia di circa 20mila tonnellate, che ai ritmi attuali dei conferimenti (1.200 tonnellate al giorno) dovrebbe garantire l’attività dell’impianto per altri 15-20 giorni. Tempi che appaiono comunque più brevi rispetto a quelli previsti per il completamento del primo lotto della seconda vasca. Lunedì, come detto, l’inizio dei sondaggi che dovranno stabilire l’entità del movimento geologico verificatosi a monte e a valle della seconda vasca. La ‘Mito’, la Missione impiantistica tecnico operativa diretta da Guido Bertolaso, si mostra fiduciosa e assicura tempestività ed efficacia degli interventi anti-dissesto, mettendo in cantiere anche la realizzazione di una palificazione di sostegno che, già prevista dal progetto, dovrebbe essere accelerata proprio per rassicurare la comunità locale. In ogni caso, la fase di verifica potrebbe durare anche un mese e in quel caso il rischio di uno stop ai conferimenti diventerebbe praticamente una certezza. Senza trascurare poi l’eventualità che dagli accertamenti emergano elementi tali da sconsigliare la costruzione della seconda vasca. La ‘Mito’ tende a scartare tale ipotesi, come è emerso anche dall’ultimo sopralluogo condotto nella mattinata di mercoledì alla presenza anche dei tecnici della Daneco, della società di progettazione e del Comune. Il precedente sopralluogo effettuato dalla commissione tecnica comunale di controllo aveva invece parlato di fenomeno in fase di ampliamento evidente, chiedendo uno stop precauzionale di almeno quattro mesi per poter approfondire i rilievi.
22/8/08 17:53
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