martedì 26 agosto 2008

Una poesia di Franco Arminio


ho un piede d’argilla
e il collo di ghisa,
notte e giorno lavora nell’amaro
il corpo da cui ogni giorno mi separo
e poi c’è l’irpinia
e la scrittura
con cui rovisto
nell’era degli uomini sfiniti.
fino a un certo punto mi sono salvato
con la paura della morte
e poi con la storia della morte
dei paesi.
adesso, col piede d’argilla
e il collo di ghisa,
guardo la mia anima
da me stesso uccisa.


armincommento di arminio alla poesia di sé medesimo:

mi separo dal corpo…
ho ucciso l’anima…
non mi resta un cazzo…..
armin

Questa è la poesia che Franco Arminio ha scritto e pubblicato sul blog Comunità Provvisoria, subito dopo aver partecipato il 24 agosto u.s. alla Festa dell'Autonomia e dell'Autodeterminazione svoltasi a Sant'Angelo presso l'Anfiteatro, nel centro storico.
Sabato 30 Agosto ore 18.00 Franco Arminio presenterà il suo ultimo libro 'Vento Forte tra Lacedonia e Candela' a San'Angelo dei Lombardi, presso il Castello.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Armin è uno schizzofrenico amante della sua terra, ma forse pessimo/istico poeta e scrittore. L'anima di una persona e di un luogo non moriranno mai... forse lui è alla ricerca di quest'anima perduta.
Buona Fortuna.
P.S. Arrivederci al Castello.

Anonimo ha detto...

L’appello dei sindaci altirpini: potenziare la rete dell’emergenza

ALTA IRPINIA – A distanza di qualche settimana dal convegno sulla buona sanità organizzato dall’ordine dei medici di Avellino, presso il complesso monastico dell’Abbazia del Goleto, continua il dibattito tra cittadini, associazioni e amministratori su come ottimizzare la qualità dei servizi sanitari, in particolare per quel che riguarda la gestione dell’emergenza. In primis sono diversi i sindaci, amministratori e forze sociali che sostengono l’ipotesi di un accorpamento delle attuali due Asl della provincia di Avellino. Il risultato sarebbe quello di non perdere posti di lavoro e migliorare la gestione dell’emergenza. Con questa scelta, un’ambulanza con un cittadino infartuato sarebbe in grado di raggiungere in tempi brevi i più attrezzati ospedali di Avellino: il Moscati e la Clinica Montevergine. Intanto, però, il regolamento del 118 impone l’obbligo di trasferire il paziente in ambulanza nell’ospedale più vicino. In questo modo si assicura una tempestiva diagnosi, ma spesso, si perde tempo, soprattutto nell’affrontare terapie e interventi chirurgici immediati per gli infartuati.
A parlare del potenziamento dei pronto soccorsi altirpini, è stato anche il direttore sanitario dell’ospedale Criscuoli Angelo Frieri, da sempre sostenitore del potenziamento degli ospedali che spiega: «In questi giorni ho ascoltato tante voci. E posso dire che sono d’accordo sulla proposta di potenziare il pronto soccorso e alcuni reparti dei nostri ospedali. Purtroppo occorre attenersi al Piano ospedaliero e alle disposizioni che disciplinano l’emergenza. Certo, nei nostri pronto soccorsi si ha subito la diagnosi e si fanno le indagini, ma occorre trasferire spesso i pazienti in ospedali complessi e più attrezzati a seconda dei casi». E per le patologie come l’infarto? «Per queste patologie – spiega il dottore Frieri – ad Ariano c’è la cardiologia che stabilizza i pazienti, trasferiti ad Avellino qualora emerga la necessità. Certo, per alcuni casi urgenti, occorre rivedere il procedimento, ecco perchè sarebbe meglio avere la possibilità di trasferire direttamente il paziente nelle strutture in cui vi è l’emodinamica e la cardiochirurgia di Avellino. E’ impensabile – conclude Frieri - che possano installare la cardiochirurgia o l’emodinamica negli ospedali della Asl Av1 poiché il piano sanitario ospedaliero non lo prevede». Intanto, il primo cittadino di Sant’Angelo dei Lombardi Michele Forte, ha convocato per giovedì alle 11, presso la sala della direzione sanitaria dell’ospedale Criscuoli, un incontro tra venti sindaci dell’Alta Irpinia per discutere su come migliorare alcuni servizi di emergenza e sul futuro degli ospedali. Alla riunione, sarà invitato anche il direttore sanitario del Criscuoli, Angelo Frieri. Nell’ambito della riunione sarà redatto e sottoscritto, un documento da inviare ai vertici dell’Asl Av1, dell’assessorato regionale alla Sanità e agli organi di informazione per darne massima diffusione tra i cittadini. «Sono fiducioso – ha spiegato il sindaco di S. Angelo Michele Forte – su questa riunione tra amministratori locali. Chi fa le scelte, deve capire che le nostre osservazioni o sollecitazioni vengono dai nostri cittadini che vogliono maggiore efficienza e ospedali potenziati».
Anche il sindaco di Guardia Lombardi, Vito Iuni, spiega: «E’ necessario migliorare la rete dell’emergenza, attraverso un ricovero diretto negli ospedali attrezzati dei pazienti affetti da alcune patologie. E’ impensabile che dopo la diagnosi nei nostri pronto soccorsi, non si sappia dove andare». Stessa preoccupazione e auspici sono stati espressi dai sindaci di Rocca San Felice, Giuseppe Fiorillo, da quello di Bisaccia e Andretta Marcello Arminio e Tonino Caruso, nonché dei sindaci e amministratori dell’intera “Alta Irpinia” come Calitri, Conza, S. Andrea, Lioni e Teora.

Anonimo ha detto...

Caro amico, cita almeno la fonte del giornale dove hai preso la notizia e copiata sul blog.
attento osservatore

a.imbriano ha detto...

In effetti, caro reporter autonomo, dovresti citare la fonte.
Ti ringrazio

a.imbriano ha detto...

Ho appena ascoltato Franco Arminio che su RAI Radio Tre ha presentato il suo nuovo libro 'Vento Forte tra Lacedonia e Candela'.
Voglio subito esprimergli, pubblicamente, il mio più vivo apprezzamento per quanto ha illustrato nell'intervista radiofonica.

Anonimo ha detto...

Secondo il mio modesto ma, consentitemi, autorevole parere il sig. Arminio, la cui opera viene tanto sponsorizzata dal dott. Imbriano e da altri "fasulli" esperti di poesia e letteratura (tra l'altro non comprendo a che pro venga tanto sponsorizzata la figura del Sig. Arminio!!!), risulta essere un improvvisato scrittore e videoamatore del nulla, con una cultura molto limitata e con una pessima penna.
Al dott. Imbriano e a quanti come lui ammirano gli scritti di fanta poesia del succitato sig. Arminio consiglierei la lettura dei classici greci e latini e dei grandi scrittori della letteratura italiana. Ma se per voi queste letture risultassero troppo elevate e non alla vostra portata, allora buona lettura dell' "eccellente paesologo" Franco Arminio.

Anonimo ha detto...

CHE TRISTEZZA QUESTI PROFESSORONI DA QUATTRO SOLDI.
LEGGETEVELI VOI I CLASSICI GRECI E LATINI, COSI' CONTINUATE A VIVERE IN UN MONDO FANTASTICO CHE NULLA HA A CHE VEDERE CON LA REALTA' QUOTIDIANA CHE OGNI GIORNO DOBBIAMO AFFRONTARE.

Anonimo ha detto...

Nei classici greci e latini c'e' il vissuto e il da vivere,purtroppo contro la stupidita' travestita da saccenteria nulla possono neppure gli dei!Che orrore e che fallimento la cultura di massa e la massa "acculturata" da finta cultura!

Anonimo ha detto...

A proposito di "mondi fantastici che nulla hanno a vedere con la realtà quotidiana" anche il progetto di dividere in due la Regione Campania non mi pare male quanto a fantasia.
Un bell'impegno vacanziero di qualche emigrato stanco della tradizionale caccia al tesoro estiva. Idea bella onestamente, l'importante è convincersi che purtroppo è un gioco per bambini cresciuti.
Arminio non mi piace ma ha il coraggio di esprimere ciò che pensa, ed in qualunque modo questa espressione avvenga, ha la mia approvazione incondizionata e il mio augurio sincero; un pò meno apprezzo la sua candidatura nelle file del PD, poco coerente con l'animo dell'artista e molto "pragmatica", ma questa è un'altra storia.

Anonimo ha detto...

Dividere in due la regione Campania?
MAGARI !!