LACEDONIA- Ci sono tre punti che propone il gruppo consiliare “Per Lacedonia” al sindaco e alla maggioranza. Intanto si sta parlando di eolico, e della gestione e programmazione di un mercato, qui in Altirpinia, non ancora regolamentato in maniera largamente condivisa. Le tre proposte, dunque: «Una convenzione unica da applicare a tutte le imprese, senza alcuna contrattazione; la redazione di un piano territoriale entro sessanta giorni da far preparare ad una commissione di tecnici che dia garanzie a tutta la cittadinanza; fare di tutto per tranquillizzare i cittadini e le imprese evitando comportamenti d’occasione che danno l’impressione di scarsa oggettività». Sono queste le tracce che il gruppo consegna alle considerazioni della maggioranza, pubblicamente in un manifesto apparso in paese. Con una considerazione su tutte: «Il sindaco boccia gli insediamenti eolici a Lacedonia, con delle eccezioni...». I fatti, allora, come spiegati nel manifesto. Si parte dal Consiglio comunale del 17 settembre, delibera 37. Si stabilisce di vincolare tutto il territorio comunale, vietando l’installazione delle pale, ad eccezione delle zone già oggetto di convenzione da parte dell’ente: «Tale delibera, tardiva e sospetta, almeno nei tempi e nei modi, è servita al sindaco, in conferenza dei servizi presso la Regione, per opporsi alla concessione del decreto ad una società che da anni opera a Lacedonia e che ha sottoscritto accordi economici con decine di nostri concittadini». La ricostruzione continua. Il gruppo consiliare riporta il contenuto di un incontro informale in cui il sindaco ha fatto delle affermazioni davanti ad altre forze politiche proprio sulle scelte che si volevano fare. «Parole ambigue - si legge nel manifesto- pronunciate alla presenza di numerose persone, sconcertando tutti». Il sindaco, in pratica, sarebbe stato intenzionato ad adottare una linea dura nei confronti delle ditte che sottoscrivono accordo direttamente con i proprietari non passando per il Comune. «La discriminazione e l’ingiustizia sono, di fatto, instituzionalizzate a Lacedonia, paese noto per una tradizione democratica antichissima. Il sindaco, in altre occasioni cieco, sordo e muto, che ha tollerato recenti scempi e prepotenze sul nostro territorio, rinunciando a controllare le metodiche violazioni di ogni regola da parte di un’impresa più uguale delle altre, diventa improvvisamente solerte ed intransigente». Eppure- i consiglieri di minoranza si avviano alle conclusioni, «ha ignorato le numerose proposte della minoranza per regolamentare la materia e rendere tutta la questione eolica chiara e trasparente in modo da offrire una immagine di serietà dando a tutti coloro che vogliono investire sul nostro territorio pari possibilità». Di qui le tre proposte, per riaprire un confronto.
domenica 28 settembre 2008
dal Corriere dell'Irpinia del 28.09.2008
Lacedonia, la minoranza denuncia: eolico, e le bocciature del sindaco...
LACEDONIA- Ci sono tre punti che propone il gruppo consiliare “Per Lacedonia” al sindaco e alla maggioranza. Intanto si sta parlando di eolico, e della gestione e programmazione di un mercato, qui in Altirpinia, non ancora regolamentato in maniera largamente condivisa. Le tre proposte, dunque: «Una convenzione unica da applicare a tutte le imprese, senza alcuna contrattazione; la redazione di un piano territoriale entro sessanta giorni da far preparare ad una commissione di tecnici che dia garanzie a tutta la cittadinanza; fare di tutto per tranquillizzare i cittadini e le imprese evitando comportamenti d’occasione che danno l’impressione di scarsa oggettività». Sono queste le tracce che il gruppo consegna alle considerazioni della maggioranza, pubblicamente in un manifesto apparso in paese. Con una considerazione su tutte: «Il sindaco boccia gli insediamenti eolici a Lacedonia, con delle eccezioni...». I fatti, allora, come spiegati nel manifesto. Si parte dal Consiglio comunale del 17 settembre, delibera 37. Si stabilisce di vincolare tutto il territorio comunale, vietando l’installazione delle pale, ad eccezione delle zone già oggetto di convenzione da parte dell’ente: «Tale delibera, tardiva e sospetta, almeno nei tempi e nei modi, è servita al sindaco, in conferenza dei servizi presso la Regione, per opporsi alla concessione del decreto ad una società che da anni opera a Lacedonia e che ha sottoscritto accordi economici con decine di nostri concittadini». La ricostruzione continua. Il gruppo consiliare riporta il contenuto di un incontro informale in cui il sindaco ha fatto delle affermazioni davanti ad altre forze politiche proprio sulle scelte che si volevano fare. «Parole ambigue - si legge nel manifesto- pronunciate alla presenza di numerose persone, sconcertando tutti». Il sindaco, in pratica, sarebbe stato intenzionato ad adottare una linea dura nei confronti delle ditte che sottoscrivono accordo direttamente con i proprietari non passando per il Comune. «La discriminazione e l’ingiustizia sono, di fatto, instituzionalizzate a Lacedonia, paese noto per una tradizione democratica antichissima. Il sindaco, in altre occasioni cieco, sordo e muto, che ha tollerato recenti scempi e prepotenze sul nostro territorio, rinunciando a controllare le metodiche violazioni di ogni regola da parte di un’impresa più uguale delle altre, diventa improvvisamente solerte ed intransigente». Eppure- i consiglieri di minoranza si avviano alle conclusioni, «ha ignorato le numerose proposte della minoranza per regolamentare la materia e rendere tutta la questione eolica chiara e trasparente in modo da offrire una immagine di serietà dando a tutti coloro che vogliono investire sul nostro territorio pari possibilità». Di qui le tre proposte, per riaprire un confronto.
LACEDONIA- Ci sono tre punti che propone il gruppo consiliare “Per Lacedonia” al sindaco e alla maggioranza. Intanto si sta parlando di eolico, e della gestione e programmazione di un mercato, qui in Altirpinia, non ancora regolamentato in maniera largamente condivisa. Le tre proposte, dunque: «Una convenzione unica da applicare a tutte le imprese, senza alcuna contrattazione; la redazione di un piano territoriale entro sessanta giorni da far preparare ad una commissione di tecnici che dia garanzie a tutta la cittadinanza; fare di tutto per tranquillizzare i cittadini e le imprese evitando comportamenti d’occasione che danno l’impressione di scarsa oggettività». Sono queste le tracce che il gruppo consegna alle considerazioni della maggioranza, pubblicamente in un manifesto apparso in paese. Con una considerazione su tutte: «Il sindaco boccia gli insediamenti eolici a Lacedonia, con delle eccezioni...». I fatti, allora, come spiegati nel manifesto. Si parte dal Consiglio comunale del 17 settembre, delibera 37. Si stabilisce di vincolare tutto il territorio comunale, vietando l’installazione delle pale, ad eccezione delle zone già oggetto di convenzione da parte dell’ente: «Tale delibera, tardiva e sospetta, almeno nei tempi e nei modi, è servita al sindaco, in conferenza dei servizi presso la Regione, per opporsi alla concessione del decreto ad una società che da anni opera a Lacedonia e che ha sottoscritto accordi economici con decine di nostri concittadini». La ricostruzione continua. Il gruppo consiliare riporta il contenuto di un incontro informale in cui il sindaco ha fatto delle affermazioni davanti ad altre forze politiche proprio sulle scelte che si volevano fare. «Parole ambigue - si legge nel manifesto- pronunciate alla presenza di numerose persone, sconcertando tutti». Il sindaco, in pratica, sarebbe stato intenzionato ad adottare una linea dura nei confronti delle ditte che sottoscrivono accordo direttamente con i proprietari non passando per il Comune. «La discriminazione e l’ingiustizia sono, di fatto, instituzionalizzate a Lacedonia, paese noto per una tradizione democratica antichissima. Il sindaco, in altre occasioni cieco, sordo e muto, che ha tollerato recenti scempi e prepotenze sul nostro territorio, rinunciando a controllare le metodiche violazioni di ogni regola da parte di un’impresa più uguale delle altre, diventa improvvisamente solerte ed intransigente». Eppure- i consiglieri di minoranza si avviano alle conclusioni, «ha ignorato le numerose proposte della minoranza per regolamentare la materia e rendere tutta la questione eolica chiara e trasparente in modo da offrire una immagine di serietà dando a tutti coloro che vogliono investire sul nostro territorio pari possibilità». Di qui le tre proposte, per riaprire un confronto.
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