Berlusconi apre all’Irpinia: possibile un passo indietro
NAPOLI - «Ci riserviamo di approfondire le cose che sono state portate alla nostra attenzione per dare poi una risposta in direzione della continuazione della realizzazione della discarica o della rinuncia a farla collegata ovviamente all’individuazione di un altro sito in sostituzione del sito che non utilizzeremo». Sta tutta in queste parole pronunciate ieri in conferenza stampa a Napoli dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la speranza dalla provincia di Avellino di evitare la realizzazione del secondo sversatoio irpino.Le considerazioni del premier giungono al termine dell’incontro tenuto in Prefettura con i primi cittadini di Andretta, Bisaccia, Calitri, Vallata, Cairano e Lacedonia. Berlusconi coglie l’occasione per fare il punto sull’emergenza in Campania. «La grande difficoltà è alle spalle, e ora tutto procede per il meglio» dice in avvio di conferenza stampa. «Discariche - continua - sono lì lì per essere aperte, in numero tale da garantire lo smaltimento quotidiano dei rifiuti». Inoltre il termovalorizzatore di Acerra «vede impegnati 250 uomini e abbiamo dunque la certezza che il primo comparto possa essere aperto a gennaio. Di seguito poi apriremo il secondo e il terzo».A far sorridere il Cavaliere c'è inoltre «l’incremento della raccolta diferenziata» resa possibile anche attraverso la «campagna di sensisiblizzazione e educazione civica» portata avanti dalla struttura governativa. Su questo fronte esistono «buone prospettive, non ci resta che continuare così»Per quanto riguarda gli altri termovalorizzatori il premier assicura che per quello di Napoli è già stata individuata l'area e «a giorni partirà la gara d'appalto». Più o meno la stessa cosa accadrà per il termovalorizzatore di Salerno per cui a breve si attende l’indizione della gara.Dubbi esistono solo per il quarto impianto campano, quello di Santa Maria la Fossa. Sul quel fronte c’è «un po' in ritardo ma non abbiamo preoccupazioni. Devo dire che l'operazione Campania pulita è ben avviata».Quando giunge al capitolo «nuove discariche» il presidente non tralascia di sottolineare come «le resistenze da parte delle popolazioni locali» siano «del tutto comprensibili: è chiaro che tutti preferiscono avere vicino casa un parco e non una discarica». Cerca però di fugare i dubbi della gente spiegando che oggi le discariche sono del tutto sicure e come «da cicatrici possono nascere parchi» (vedi articolo nella pagina a fianco). Quanto ai confronti con gli amministratori, Berlusconi spiega che i sindaci «hanno esposto le loro esigenze con grande passione. Con altrettanta passione abbiamo spiegato le nostre». Il capo del Governo apre all’ipotesi di puntare in altre direzioni. La decisione comunque spetta alla struttura tecnica che sta portando avanti il piano. E’ lo stesso sottosegretario Guido Bertolaso che siede insieme al capomissione Franco Giannini al fianco del Premier a ribardirlo. «Il presidente ha ascoltato le indicazioni, le preoccupazioni, le osservazioni dei sindaci e mi ha dato tutta una serie di indicazioni da approfrondire».Tra queste ci sono anche «indagini di natura geomorfologica».Una volta conclusi i lavori, continua il capo della protezione civile «presenteremo al presidente i risultati di indagini e sia quelli della nostra programmazione. Abbiamo infatti bisogno di avere per ora dai 3 ai 4 milioni di metri cubi di spazio nei prossimi anni fino a quando tutti i termovalorizzatori previsti dal piano non saranno accesi».
7 commenti:
Ai PagilacciLugubri del PD:
Cari amici del PD a Voi vi resta (come dice una bellissima canzone napoletana) di "zucà a caramella"!!!
Secondo fonti vicine al Governo, il Premier avrebbe suggerito a Bertolaso di individuare al posto del Formicoso una discarica alternativa in provincia di Caserta; perchè dopo indagini fatte è la provincia meno attenta e virtuosa nella raccolta e gestione della differenziata. Secondo il premier Berlusconi, quindi, va fatta salva la premialità di chi è più virtuoso.
Ora vi tocca trovare un altro slogan e altri "lidi" da strumentalizzare...
...anche se poi non c'era comunque niente da ricavare da questa battaglia, visto che i maggiori colpevoli sono, appunto, quasi tutti se non tutti nel Vostro Partito Democratico!!!
Dite la verità, ci siete rimasti male che il mitico Silvio ha reso Voi e solo Voi dei PAGLIACCI LUGUBRI!!!
P.S. Arminio rifletti!!!
Quanta mazzate ancora...
Alla regione e ancor prima alla provincia, cari (ma non tanto) amici del PD, prenderete un'altra sonora bastonata elettorale!!! Secondo attendibili e seri sondaggi a livello regionale il divario è intorno al 30% ovvero: PDL 68%; PD 24%; Udc 5%; Altri 3%.
A livello provinciale intorno al 15/20% ovvero: PDL 56%; PD 25%; Udc 15%; Altri 4%.
Dispiace ma sono dati che andranno ancora a peggiorare per Voi, perchè le proiezioni parlano di un centrodestra proiettato al 70% ed un centrosinistra attestato massimo ad un 30%.
Mala tempora currunt!!!
Ah Ah Ah.
Caro blogger le riporto un altro articolo dal "Corriere dll'Irpinia":
«Per ora un piccolo spiraglio la nostra battaglia continua»
NAPOLI - «Uno spiraglio è aperto». Così Marcello Arminio sindaco di Bisaccia commenta l’incontro di ieri col Premier Silvio Berlusconi. E’ lui tra i primi a varcare la porta della prefettura di Napoli. C’è ottimismo nelle sue parole come in quelle degli altri sindaci presenti.
«Abbiamo trovato - spiega Arminio - una persona cordiale e affabile. Mi è sembrato che fosse attento alle nostre proposte e ai nostri rilievi tecnici. L’imprenssione è che avevano di fronte una persona che non vive questo problema in modo distaccato ma vuole trovare una soluzione».
Arminio spiega che Berlusconi ha preso tempo: stop per ora ai carotaggi, saranno i tecnici della struttura governativa a valutare i rilievi mossi dagli amministratori irpini. «Abbiamo riscontrato grande attenzione da parte del presidente Berlusconi che ha sentito le nostre ragioni - spiega poi il presidente della Comunità Montana Giuseppe Di Milia, sindaco di Calitri - Ragioni serie che crediamo abbiano colpito. Abbiamo anche lasciato una copia del Corriere dell’Irpinia per spiegare quanto la provincia si stia mobilitando contro la realizzazione di questa discarica sul Formicoso».
Gli argomenti dei sindaci sono chiari. «Abbiamo chiesto di sospendere i carotaggi, il premier ci ha detto che si concederà una pausa di riflessione per valutare la situazione con la sua struttura aggiungendo che si può anche prendere in considerazione l’utilizzo di discariche in Puglia».
Anche il sindaco di Andretta Angelantonio Caruso si dice cautamente ottimista. «Se son rose fioriranno» dice ribadendo l’intenzione di non mollare. «Continueremo a tenere alta e vigile l'attenzione, analizzeremo giorno per giorno le iniziative da mettere in piedi. I nostri tecnici hanno prodotto anche una serie di eccezioni sulla inidoneità del sito, dunque teniamo le antenne dritte».
Più o meno sulla stessa linea il sindaco di Cairano Luigi D'Angelis. «C'è stata una reale attenzione ai problemi evidenziati e alle proposte che abbiamo formulato. Non siamo venuti qua oggi solo per rivendicare un "no sic et simpliciter". Berlusconi penso che questo l'abbia capito e apprezzato. E' stato molto chiaro nel dire che avrebbe valutato tutte le questioni che abbiamo proposto e con prudenza, prendendosi un tempo che ci auguriamo gli porterà buon consiglio, alla fine valuterà».
La speranza ora è che questo tempo possa anche servire a smuovere altre situazioni. «Speriamo che con l'apertura dei siti di Chiaiano e Terzigno e del termovalorizzatore di Acerra non ci sia più bisogno della discarica di Andretta».
FORZA SILVIO BERLUSCONI.
SEI MITICO.
Un'altra bella notizia:
Silvio Berlusconi chiude la porta all’Udc: non ci sarà mai un’alleanza con il partito di Pierferdinando Casini da parte del Popolo della libertà. Una presa di posizione spesso riproposto negli ultimi mesi che torna a fare capolino nell’agenda del premier dopo l’incontro di questa mattina a Roma, nel corso del vertice con il Pdl. “Pensiamo a noi, pensiamo a crescere”, ha detto Berlusconi nel corso della riunione di tre ore in via del Plebiscito. Dell’Udc non è il momento di parlarne. Per Forza Italia c’erano Denis Verdini, Sandro Bondi, Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliarello e Nicolò Ghedini. A rappresentare Alleanza nazionale erano Ignazio La Russa, Alfredo Matteoli, Andrea Ronchi, Italo Bocchino e Maurizio Gasparri.
Un commento ironico è giunto proprio da La Russa: “Siamo d’accordo con Cesa, nessun dialogo”, ha commentato il ministro della Difesa riferendosi alla presa di posizione del segretario dell’Udc. Non al centro, ma nemmeno a Destra, per La Russa. Per Ronchi è “inaccettabile la politica dei due forni di Casini”, che però lascia aperti degli spiragli per le elezioni locali: “Il Pdl indicherà i suoi candidati e sul territorio si confronterà con le altre realtà politiche”.
Tornando alla costituzione del Popolo della libertà, il comitato costituente è stato convocato per il 18 settembre, non più per il 10, a causa della concomitanza dell’incontro bilaterale tra Berlusconi e il primo ministro britannico Gordon Brown a Londra. I vertici dei due partiti hanno anche affrontare il tema della prima festa nazionale, programmata a Milano dal 26 settembre al 4 ottobre. “Ci sono problemi logistici”, ha fatto però notare La Russa.
Per chi credeva De Mita alleato al PDL un'altra delusione!!!
Non c'è trippa pè gatti!!!
VIVA SILVIO BERLUSCONI.
presidenteeeee siamo con teeeee
menomale che Silvio c'èèèèèèèèèè
Oh che bello, i leccaculo santangiolesi hanno cambiato sederino, al solito vecchio sederino nostrano stagionato in quel di nusco preferiscono adesso il sapore del sederino lombardo. Che pena, meno male che sono una razza in via di estinzione.
Mi scusi blogger ma mi è venuta dal cuore .
Posta un commento