martedì 2 settembre 2008
dal 'Corriere dell'Irpinia'
preoccupato ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "dai commenti....": Mentre noi discutiamo...Formicoso, militari in arrivo? ANDRETTA - Dopo un'agonia lenta ma inesorabile, per molti già pianificata fin dalla stesura iniziale del capitolo "Formicoso", si starebbe frantumando anche l'ultima briciola di speranza per gli amministratori e le comunità dell'Alta Irpinia. A gettare sempre più nel baratro della rassegnazione quelle persone che, da mesi, stanno lottando pacificamente affinché la loro terra non venga trasformata in uno sversatoio regionale di rifiuti, sarebbero dei segnali ben precisi e quanto mai inequivocabili. Delle "coincidenze" che, se confermate, annienterebbero all'istante qualsiasi spiraglio di dialogo tra Governo e sindaci della zona.Tra queste, la più rilevante riguarderebbe alcune centinaia di prenotazioni di pasti, eseguite telefonicamente ai ristoranti ubicati nella zona del Formicoso, e da destinare presumibilmente ai militari che avranno il compito di eseguire i carotaggi di Perospaccone. Un' indiscrezione che, nel tardo pomeriggio di ieri, si è tramutata in qualcosa di più dopo la conferma degli stessi primi cittadini dei Comuni interessati. Altro segnale - decisamente ambiguo nel suo svizzero sincronismo con quello appena citato - riguarda il probabile approdo a Napoli, questo giovedì, di Silvio Berlusconi. Un tour regionale, quello del Presidente del Consiglio, che anche stavolta, e a scanso di novità dell'ultima ora, non sembrerebbe prevedere eventuali tappe nella nostra provincia. Una mancanza che, se dovesse tramutarsi in realtà, tradirebbe brutalmente le aspettative di chi ha fin ora creduto nella buona fede del premier, e nelle sue promesse di concertazione così pubblicamente sbandierate. Questo, naturalmente, sempre che le centinaia di pasti prenotati ai ristoranti non siano una gentile offerta del Cavaliere agli amministratori della zona, magari in vista di un imminente dibattito sulla discarica. Ipotesi, allo stato, altamente improbabile.Il terzo e ultimo segnale concerne, invece, alcune esplicite dichiarazioni che Andrea Cozzolino, assessore regionale alle attività produttive, avrebbe rilasciato nel corso della sua visita, due giorni fa, alla tradizionale Fiera di Calitri: «Dobbiamo pensare a come incentivare gli agricoltori che si ritroveranno a lavorare vicino alla discarica di Perospaccone». Affermazione che, comprensibilmente, ha scatenato la dura reazione a catena dei sindaci del Formicoso, uniti nel puntare il dito contro Cozzolino, e accusare all’unisono di «dare troppo per scontata la realizzazione della terza discarica provinciale». Intanto ieri, nella sede della Comunità montana Alta Irpinia, si è tenuta una riunione degli amministratori dei Comuni interessati dalla costruzione della discarica. Tre, fondamentalmente, le decisioni discusse ed approvate nel corso dell'incontro. La prima riguarda una raccolta di firme, una sorta di referendum popolare, da inviare direttamente nelle mani di Silvio Berlusconi. La seconda, concerne invece un'ulteriore riunione, fissata per le dieci di sabato prossimo, alla quale saranno invitati formalmente tutti i parlamentari eletti in Irpinia, nazionali ed europei, e in più il Governatore Antonio Bassolino, l'assessore regionale all'ambiente Walter Ganapini e, naturalmente, Guido Bertolaso. Proprio quest'ultimo, oltretutto - ed è questo il terzo punto deliberato nell'incontro - riceverà in serata una lettera, nella quale tutti i sindaci del Formicoso esprimeranno un categorico out out circa i tempi del sempre più fantomatico incontro con il Presidente del Consiglio. L’idea è infatti quella di organizzate un confronto per giovedì. Altrimenti - avvertono i primi cittadini - non esiteremo a scendere in piazza a Roma». » Articolo preso dal Corriere dell'Irpinia di oggi 02 settembre 2008 Postato da preoccupato in QUI Sant'Angelo dei Lombardi (terra d'Irpinia) alle 2/9/08 15:29
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
spero che, nella pur comprensibile logica del bussiness, i ristoratori e gli alimentari e tutti coloro che offrono servizi di ristoro rifiutano la disponibilità a prestare il servizio di rifocillamento ai militari (dispiace per loro, è chiaro) e a quanti ne dovranno usufruire. Non dovete, cari compaesani, rendervi disponibili a questo gioco al massacro e farvi prendere per il naso per colpa della "tasca": non cisono soldi o interessi che possono comprare la SALUTE e la TUTELA del nostro territorio.
No ai soldi.
No alla discrica.
punto&basta
NO ALLA MUNNEZZA DI NAPOLI.
NO AI SOLDI DI ROMA.
SI AL FORMICOSO LIBERO.
SI ALL'AUTONOMIA IRPINA.
Posta un commento