ALTA IRPINIA
Ospedali a rischio accuse alla Regione
MICHELE VESPASIANO Sant'Angelo dei Lombardi. Volano parole grosse nei confronti dei consiglieri regionali avellinesi, colpevoli di non fare nulla per impedire la «cancellazione" degli ospedali di Bisaccia e di Sant'Angelo dei Lombardi, destinati alla lungodegenza il primo e alla riabilitzione il secondo. Assieme all'indignazione dei sindaci del territorio arrivano anche le iniziative. Un'assemblea generale di tutto il personale ospedaliero del "Criscuoli" si terrà questa mattina su input di diverse sigle sindacali; si deciderà quali iniziative clamorose assumere. Altre arrivano dai sindaci. Il primo cittadino santangiolese, Michele Forte, ha disposto la convocazione di un consiglio comunale straordinario, aperto alle forze politiche e sociali. «Dobbiamo far sentire forte la nostra voce - dice il capogruppo, Vincenzo Lucido - per impedire uno scippo che penalizzerebbe tutte le comunità altirpine e non solo quella santangiolese». A sostegno di questa iniziativa, l'Amministrazione comunale santangiolese ha approntato un ordine del giorno che è stato inviato a palazzo Santa Lucia e nel quale si lamenta che le istanze del territorio non trovano accoglienza nel piano di riordino della sanità regionale. Toni duri arrivano anche dal Presidente della Comunità montana Alta Irpinia, Giuseppe Di Milia, che con la giunta dell'ente sta per assumere decisioni significative contro i numerosi «scippi» che interessano il territorio, dalla discarica alla vicenda degli ospedali. Con la franchezza che lo contraddistingue parla anche il sindaco di Bisaccia, che ha convocato per lunedì la massima assise cittadina. «È ora di dire basta - dice Marcello Arminio - poiché è intollerabile che quando si tratta di calare la scura sull'Alta Irpinia il centrosinistra si ritrovi a braccetto con il centrodestra».
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