Ambiente, Avellino maglia nera
Nello speciale di ieri pubblicato dal Corriere, abbiamo iniziato a fornire le cifre principali del “Rapporto 2008 sulla qualità della vita" di ItaliaOggi. Come sottolineato, il dato più macroscopico che emerge è il fatto che il capoluogo irpino si attesta al 96° posto in classifica sulle 103 province prese in esame. Oggi, invece, scendiamo nei particolari andando a fotografare le singole voci che, messe insieme, hanno restituito la fotografia di una provincia che non solo non riesce a guadagnare posizioni nella classifica ma addirittura ne perde 22. Ricordiamo che lo scorso anno Avellino era al 74° posto.Come consuetudine il rapporto del giornale economico prende in esame vari parametri: tenore di vita, tasso di criminalità, servizi, lavoro, ambiente, popolazione, disagio sociale e personale e tempo libero. Sono macroaree che riservano delle grosse sorprese se andiamo a leggere i dati nei dettagli.Innanzitutto il rapporto prende in esame la categoria "affari e lavoro", voce che va a guardare la dimensione negativa e positiva associata alla qualità della vita, il numero di fallimenti per ogni 10mila imprese registrate, il tasso di disoccupazione e l'importo medio di protesti per abitanti. Anche in questo caso Avellino perde posizioni passando dal 90° posto del 2006 anno al 91° con un punteggio ottenuto di 156,91 (il punteggio va da 1.000 per la migliore classificata a 0). In particolare per quanto concerne il tasso di disoccupazione Avellino è al 76° posto, meglio, anche se di poco, rispetto alle altre province della regione. Dove il capoluogo irpino davvero precipita è sulla qualità dell'ambiente. Nella classifica generale per questa specifica area il rapporto pone il capoluogo irpino all'80° posto mentre l'anno scorso era al 49°. Un caduta libera facilmente immaginabile visto che le centraline per il controllo dell'area in città continuano a registrare valori che superano i limiti consentiti dalla legge tanto che è tra le quattro città peggiori nella classifica associata, negativamente, alla qualità della vita.Tra le curiosità, l'antica Abellinum si piazza al quarantaduesimo posto sia per numero di autovetture circolanti (a tutto discapito dell'ambiente) e al quinto per consumo di energia elettrica. Il rapporto 2008 di ItaliaOggi conferma che tutto sommato la città è abbastanza tranquilla dal punto di vista della criminalità organizzata. Ha, intatti, un ottimo piazzamento, per l'esattezza si colloca al quindicesimo posto. Ancora più tranquilla, sempre per quanto riguarda la regione Campania, Benevento che è al nono posto. Scendendo nei dettagli si piazza al 22° posto per i reati contro la persona, 20° per reati contro il patrimonio e al 70°, purtroppo, per gli omicidi dolosi per ogni 100mila abitanti. Poche le violenze sessuali (4° posto) molti, invece, i furti (9° posto) e le rapine alle banche (41° posto).Va peggio per quanto concerne i servizi. Macroarea che comprende i servizi sanitari e ambientali, quelli finanziari, i posti letto ospedalieri, i medici ospedalieri per 100 posti letto. In questo caso Avellino si piazza al 66° posto, precipitando dal 48° dello scorso anno.Ultima città della regione (fa peggio solo Caserta) anche per quanto concerne il tempo libero. Siamo al 97° posto, perdendo anche una posizione rispetto alla scorso anno. Si spende pochissimo per gli spettacoli, mancano le strutture per il tempo libero, siamo 98° in classifica, poche sono le palestre presenti e siamo addirittura penultimi in Italia per la presenza di associazioni ricreative, artistiche e culturali. Pochissime anche le librerie (dal 66° all'85° posto). Anche per quanto riguarda il tenore di vita c'è poco da essere felici. Siamo al 96° posto perdendo ulteriori tre scalini in classifica. Infatti nella zona nera della classifica figurano 6 province del ricco nord ovest e ben nove del nord est, dato che conferma ulteriormente la "legge empirica" che da sempre dimensiona il disagio sociale; la presenza nelle posizioni di coda di province in in cui è è più elevato il livello di benessere, mentre le province più svantaggiate (ecco il caso Avellino) quanto a benessere materiale si piazzano nelle posizioni di testa della classifica.
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