martedì 13 gennaio 2009

Comunità Montane e Piano di Zona offensive di demitiani e centrodestra

dal 'Corriere dell'Irpinia'
Neppure il tempo di prender fiato e per il Partito Democratico e l’asse centrodestra-demitiani, si torna in apnea. Il 15 è la data dell’assemblea al Piano di Zona Sociale “Alta Irpinia”, dove si cerca l’erede di Rosanna Repole. Il braccio di ferro tra le due fazioni sembra ingessato. Nell’ultima assemblea il 13 a 13 di delegati non ha permesso l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione. In questa riunione potrebbe ripetersi una condizione analoga con la sola differenza che l’Asl non dovrebbe partecipare alla riunione, se non affermando una posizione di astensione e non più favorevole al Partito democratico. Intanto i demitiani stanno facendo pressing sui comuni di Montella, Caposele e Torella, guidati da sindaci di estrazione popolare, che nel corso dell’assemblea del 5 gennaio hanno inviato a Lioni consiglieri delegati appartenenti al Pd. In tutti e tre i casi per i primi cittadini non ci sono maggioranze in grado di garantire una certa solidità in caso di “forzature”. I gruppi consiliari democratici sono pronti alle “spallate” qualora i sindaci decidessero di ritirare all’ultimo momento le deleghe già assegnate.Il Pd, dal canto suo, sta tentando di recuperare il Comune di Villamaina, dove la delega è stata trasferita dal sindaco, espressione del partito, ad un consigliere di area Popolare. Di pari passo avanza la questione Comunità Montana “Terminio-Cervialto”. In attesa che la Regione formalizzi la nuova convocazione, c’è una novità nelle trattative: il fronte demitiano statentando di chiudere il cerchio su Volturara, convincendo il sindaco Edmondo Marra (sempre più fuori dai giochi per la presidenza) ad affidare la delega ad un consigliere di maggioranza vicino al movimento di De Mita. Si punta ad alimentare un senso di sfiducia per il sindaco volturarese dopo che il Pd sta dirottendo l’ipotetica presidenza sul primo cittadino di Santo Stefano Carmine Ragano.

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