giovedì 17 aprile 2008

da 'Ottopagine'

Elezioni/ S.Angelo d.L., Forte: «Hanno scelto di cambiare»

redazione - 17.04.08, 2:46 pm

La fine dell'epoca demitiana consegna il feudo di Sant'Angelo dei Lombardi ad una nuova compagine, capeggiata da Michele Forte, direttore dell'ufficio delle entrate, già partecipe dell'amministrazione comunale in veste però di oppositore, che oggi si fa' promotore di una nuova pagina di storia. Semplicità e chiarezza sono le parole chiave che determinano la combinazione vincente della sua squadra, che propone una sintesi di competenze, creatività, disponibilità ed entusiasmo. Così come conferma il neo sindaco.
Quali erano le sue aspettative prima dell'esito della votazione?
«Di certo il risultato è andato al di là delle aspettative. Dal contatto con le persone si avvertiva un vantaggio di consensi e sebbene ci fosse una percezione di ottimismo nell'aria io e la mia squadra abbiamo sempre cercato di smorzare facili entusiasmi. Il dato elettorale è stato chiaro: il popolo ha dato una svolta alla gestione fallimentare delle amministrazioni precedenti. Anche le appartenenze partitiche delle liste avversarie hanno confermato una scarsa adesione in un territorio sostanzialmente di centro, poiché Del Goleto rappresenta l'estrema sinistra, e Vincenzo Forte la continuità del vecchio modo di gestire e l'organicità di un certo tipo di potere».
Considera il risultato delle amministrative uno specchio delle elezioni politiche?
«Il filo conduttore è la spaccatura della gente che ha voluto superare il vecchio sistema di potere non più accettabile e non più al passo con i tempi. Dal mio canto riconfermo e ribadisco la posizione assunta precedentemente, che è una chiara non adesione a nessun partito, in quanto ritengo che anche per il futuro non si prospetterà nessuna adesione partitica, poiché la caratterizzazione "civica" è ciò di cui il paese necessita. Il nostro è stato uno straordinario successo, ma mi preme sottolineare che non abbiamo assistito alla vittoria di Michele Forte, bensì a quella di Sant'Angelo, e in particolare della gente umile ed onesta, poco incline alle forzature ideologiche o alle facili illusioni. Nell'intento di voltare pagina, la popolazione ha dato dimostrazione di appartenere ad un contesto sociale moderato, che predilige una rappresentanza composta da persone semplici, ma di grande intelligenza e senso pratico».
Quale sarà dunque il primo passo? Ci sono delle priorità?
«Per prima cosa bisogna riorganizzare la macchina amministrativa, al fine di poter avviare le iniziative abbondantemente relazionate nel corso della campagna elettorale. Ritengo che andremo incontro alla risoluzione di grossi problemi e lacune, poiché comunque il commissariamento non è mai una esperienza positiva per un paese. Oltre all'onore, sarà l'onere che avrà la meglio, ma ce la metteremo tutta».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"... dal mio canto riconfermo e ribadisco la posizione assunta precedentemente, che è una chiara non adesione a nessun partito, in quanto ritengo che anche per il futuro non si prospetterà nessuna adesione partitica, poiché la caratterizzazione "civica" è ciò di cui il paese necessita..." così disse il bravo Michelino Sindaco, quindi Lucido rassegnati, nessuna caratterizzazione politica potrai dare all'amministrazione nascente, o fai il vicesindaco o fai il preside e basta, ma niente leader politico del PDL.... mannaggia.

Anonimo ha detto...

fuori i partiti da s.angelo