IL DENARO.IT
Emilia Filocamo
L'entusiasmo non manca a Leonardo Santorelli, titolare dell'azienda L'Oro dell'Irpinia, specializzata nella produzione di salumi tipici irpini provenienti da allevamenti locali e controllati. Nata come macelleria, l'azienda si è accresciuta non solo del contributo di allevatori locali, associandosi anche al consorzio degli allevatori di suini irpini per la produzione della celebre soppressata irpina, ma anche di nuovi prodotti. Dalla salsiccia aromatizzata allo speck, dalla lasagna di maiale all'allevamento del vitello podalico e dell'agnello di Carmasciano. E' proprio Leonardo Santorelli a raccontare gli esordi dell'attività, i riconoscimenti a livello nazionale e gli inizi dell'export in Svizzera, Germania e Belgio. Sono gli emigranti irpini ad aver fatto da ponte, oltre a poche fiere a carattere regionale o nazionale: è così che lo speck irpino ha raggiunto negozi specializzati e gastronomie europee, senza però dimenticare la tradizione e la lavorazione artigianale
Leonardo Santorelli, titolare dell'azienda l'Oro dell'Irpinia di S. Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, è un fiume in piena quando si tratta di descrivere gli esordi della sua attività. Pieno di energia, racconta con efficacia i particolari di una passione che è innanzitutto sinonimo di amore per la propria terra. "Mi piace promuovere e valorizzare questo territorio - racconta Leonardo Santorelli - convogliare le forze soprattutto dei più giovani per creare realtà di successo". Ed è una realtà di successo la sua azienda: nato come macellaio, oggi Santorelli produce salumi tipici irpini con particolare attenzione alla tradizione e alla qualità: si va dalla pancetta, alla soppressata ("registriamo la ricetta originale e così prelibata da vincere quella altrettanto celebre di Gioi, paese salernitano" precisa Leonardo Santorelli), dalle salsicce aromatizzate alle novità, come la lasagna di maiale. Ma la storia di Leonardo Santorelli è soprattutto la storia di un sogno comune, quello di valorizzare un prodotto con l'uso di materie prime.
"Seguiamo la filiera dall'allevamento alla macellazione- racconta Leonardo Santorelli — qualità costante e condivisa, questa la parola d'ordine per i nostri allevatori, entusiasmo giovane e voglia di fare, queste le nostre regole". Si va così dall'allevamento del vitello podalico a quello dell'agnello di Carmasciano ma con una sola prerogativa in comune: la lavorazione assolutamente artigianale. "Troppo spesso il mercato ci offre prodotti solo da copertina, senza riscontro qualitativo - aggiunge Santorelli — noi vogliamo coniugare il sapore all'impatto visivo, senza perdere in qualità".
E con queste prerogative l'export è stato uno dei primi successi dell'azienda L'Oro dell'Irpinia. "Tutto è iniziato grazie ad emigranti originari di queste zone - racconta il titolare — sono stati loro a promuovere il nostro prodotto, a favorirne la penetrazione in gastronomie di livello e negozi specializzati". E così fra una fiera locale, da Vallo della Lucania, ad una interessante proposta per Roma, i salumi Santorelli giungono in Svizzera e Belgio, poi in Germania. Con qualche provocazione. "Esiste uno speck anche irpino, non solo valtellinese- precisa Leonardo Santorelli soddisfatto- lanciarlo sul mercato è stata una nostra provocazione e non sono mancati i riconoscimenti a livello nazionale". Così come non mancano i progetti. "Vorremmo ampliare la struttura — spiega Santorelli — ma questo non significa avviare una produzione industriale perchè contraddiremmo i nostri ideali". Non c'è ancora un sito a cui accedere per acquistare direttamente on line i prodotti a marchio l'Oro dell'Irpinia, ma la spiegazione è convincente. "Credo ancora troppo nel contatto diretto- conclude il titolare".
3 commenti:
questa è la sant'angelo che ci piace (concreta, produttiva e rivolta al futura) non le chiacchiere dei perdigiorno sui blog
COMPLIMENTI LEONARDO SEI GRANDE.
DOMENICA 18 MAGGIO ORE 16:30 TUTTI A PATERNOPOLI PER INCORAGGIARE I NOSTRI 11 LEONI NEROSTELLATI NELLA PARTITA PIU IMPORTANTE, QUELLA CHE POTREBBE VALERE LA VITTORIA FINALE.
MI RACCOMANDO ACCORRIAMO IN MASSA
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