O si approva il Piano Ospedaliero o si va tutti a casa. Questo è in estrema sintesi e con molta probabilità l’aut aut che questa mattina Bassolino e Montemarano consegneranno ai capigruppo di maggioranza. La riunione, sollecitata dalle forze del centrosinistra per un confronto sulla manovra che dovrebbe ottenere il via libera della Giunta in settimana, giunge in un momento delicatissimo per la Campania. Da un lato le tensioni altissime registrate negli ultimi giorni in ogni provincia a causa dei previsti tagli ospedalieri, dall’altro la posizione di netta intransigenza annunciata da Roma. Proprio quest’ultima rende assolutamente necessario il voto positivo al piano ospedaliero in aula: pena il Commissariamento.Nella riunione del gruppo dei democratici Montemarano aveva ventilato l’ipotesi, a fronte della molteplicità di critiche provenienti dai consiglieri, di approvare solo in giunta il piano ospedaliero visto che la legge lo consente, passati trenta giorni dalla prima approvazione, per silenzio assenso. Tale strada, però, non appare più percorribile. Infatti da ambienti della presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute si è fatto presente alla Regione Campania che in caso di mancata approvazione del nuovo piano ospedaliero da parte del consiglio, il governo non si accontenterà del via libera della sola giunta procedendo di conseguenza al commissariamento della sanità campana. Appare evidente che un ulteriore commissariamento campano dopo quello del settore rifiuti, indebolirebbe la maggioranza di centrosinistra, la giunta e lo stesso presidente che verrebbero a trovarsi sull’orlo del baratro delle dimissioni. Le fibrillazioni antibassoliane provengono da diversi ambienti. Da un lato c’è il “partito” dei salernitani guidati dal vicepresidente del Consiglio Mucciolo, dall’altro l’ostilità dei casertani che mal accettano i tagli imposti da Montemarano, e non ultimi i movimenti degli avellinesi. L’ex capogruppo del Pd Mario Sena sta cercando di ricompattare una parte degli ex consiglieri della Margherita per dare più forza alla battaglia irpina, mentre il collega Luigi Anzalone ha già presentato emendamenti per evitare il ridimensionamento degli ospedali di Bisaccia e S. Angelo. Per questo da più parti si vocifera che subito dopo la riunione dei capigruppo di maggioranza di oggi Bassolino convocherà i consiglieri di centrosinistra per porli di fronte ad una specie di aut aut: o si approva il piano ospedaliero o si va tutti a casa. Il Governatore non è indisponibile, così come il vicepresidente Valiante e l’assessore Montemarano, a modifiche del testo che non intacchino il rigore finanziario del nuovo piano ospedaliero, ma nello stesso tempo non accetterà di farsi prima ferire dal voto contrario del fuoco amico per poi essere definitivamente colpito dal commissariamento della sanità da parte del governo.Oggi intanto a Napoli ci sarà anche il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio che in serata parteciperà a un convegno di neurochirurgia. Per lui nel pomeriggio l’incontro con i capigruppo del centrodestra. Il vertice è stato sollecitato proprio da questi ultimi per fare chiarezza in seguito alle dichiarazioni del sottosegretario sull’«ottimo lavoro» svolto da Montemarano. Il Pdl e l’Mpa che avevano criticato tale giudizio consegneranno a Fazio un dossier sulla sanità campana chiedendone il commissariamento.
lunedì 20 ottobre 2008
dal 'Corriere dell'Irpinia' 20.10.2008
Sanità, tutti a rapporto da Bassolino
O si approva il Piano Ospedaliero o si va tutti a casa. Questo è in estrema sintesi e con molta probabilità l’aut aut che questa mattina Bassolino e Montemarano consegneranno ai capigruppo di maggioranza. La riunione, sollecitata dalle forze del centrosinistra per un confronto sulla manovra che dovrebbe ottenere il via libera della Giunta in settimana, giunge in un momento delicatissimo per la Campania. Da un lato le tensioni altissime registrate negli ultimi giorni in ogni provincia a causa dei previsti tagli ospedalieri, dall’altro la posizione di netta intransigenza annunciata da Roma. Proprio quest’ultima rende assolutamente necessario il voto positivo al piano ospedaliero in aula: pena il Commissariamento.Nella riunione del gruppo dei democratici Montemarano aveva ventilato l’ipotesi, a fronte della molteplicità di critiche provenienti dai consiglieri, di approvare solo in giunta il piano ospedaliero visto che la legge lo consente, passati trenta giorni dalla prima approvazione, per silenzio assenso. Tale strada, però, non appare più percorribile. Infatti da ambienti della presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute si è fatto presente alla Regione Campania che in caso di mancata approvazione del nuovo piano ospedaliero da parte del consiglio, il governo non si accontenterà del via libera della sola giunta procedendo di conseguenza al commissariamento della sanità campana. Appare evidente che un ulteriore commissariamento campano dopo quello del settore rifiuti, indebolirebbe la maggioranza di centrosinistra, la giunta e lo stesso presidente che verrebbero a trovarsi sull’orlo del baratro delle dimissioni. Le fibrillazioni antibassoliane provengono da diversi ambienti. Da un lato c’è il “partito” dei salernitani guidati dal vicepresidente del Consiglio Mucciolo, dall’altro l’ostilità dei casertani che mal accettano i tagli imposti da Montemarano, e non ultimi i movimenti degli avellinesi. L’ex capogruppo del Pd Mario Sena sta cercando di ricompattare una parte degli ex consiglieri della Margherita per dare più forza alla battaglia irpina, mentre il collega Luigi Anzalone ha già presentato emendamenti per evitare il ridimensionamento degli ospedali di Bisaccia e S. Angelo. Per questo da più parti si vocifera che subito dopo la riunione dei capigruppo di maggioranza di oggi Bassolino convocherà i consiglieri di centrosinistra per porli di fronte ad una specie di aut aut: o si approva il piano ospedaliero o si va tutti a casa. Il Governatore non è indisponibile, così come il vicepresidente Valiante e l’assessore Montemarano, a modifiche del testo che non intacchino il rigore finanziario del nuovo piano ospedaliero, ma nello stesso tempo non accetterà di farsi prima ferire dal voto contrario del fuoco amico per poi essere definitivamente colpito dal commissariamento della sanità da parte del governo.Oggi intanto a Napoli ci sarà anche il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio che in serata parteciperà a un convegno di neurochirurgia. Per lui nel pomeriggio l’incontro con i capigruppo del centrodestra. Il vertice è stato sollecitato proprio da questi ultimi per fare chiarezza in seguito alle dichiarazioni del sottosegretario sull’«ottimo lavoro» svolto da Montemarano. Il Pdl e l’Mpa che avevano criticato tale giudizio consegneranno a Fazio un dossier sulla sanità campana chiedendone il commissariamento.
O si approva il Piano Ospedaliero o si va tutti a casa. Questo è in estrema sintesi e con molta probabilità l’aut aut che questa mattina Bassolino e Montemarano consegneranno ai capigruppo di maggioranza. La riunione, sollecitata dalle forze del centrosinistra per un confronto sulla manovra che dovrebbe ottenere il via libera della Giunta in settimana, giunge in un momento delicatissimo per la Campania. Da un lato le tensioni altissime registrate negli ultimi giorni in ogni provincia a causa dei previsti tagli ospedalieri, dall’altro la posizione di netta intransigenza annunciata da Roma. Proprio quest’ultima rende assolutamente necessario il voto positivo al piano ospedaliero in aula: pena il Commissariamento.Nella riunione del gruppo dei democratici Montemarano aveva ventilato l’ipotesi, a fronte della molteplicità di critiche provenienti dai consiglieri, di approvare solo in giunta il piano ospedaliero visto che la legge lo consente, passati trenta giorni dalla prima approvazione, per silenzio assenso. Tale strada, però, non appare più percorribile. Infatti da ambienti della presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute si è fatto presente alla Regione Campania che in caso di mancata approvazione del nuovo piano ospedaliero da parte del consiglio, il governo non si accontenterà del via libera della sola giunta procedendo di conseguenza al commissariamento della sanità campana. Appare evidente che un ulteriore commissariamento campano dopo quello del settore rifiuti, indebolirebbe la maggioranza di centrosinistra, la giunta e lo stesso presidente che verrebbero a trovarsi sull’orlo del baratro delle dimissioni. Le fibrillazioni antibassoliane provengono da diversi ambienti. Da un lato c’è il “partito” dei salernitani guidati dal vicepresidente del Consiglio Mucciolo, dall’altro l’ostilità dei casertani che mal accettano i tagli imposti da Montemarano, e non ultimi i movimenti degli avellinesi. L’ex capogruppo del Pd Mario Sena sta cercando di ricompattare una parte degli ex consiglieri della Margherita per dare più forza alla battaglia irpina, mentre il collega Luigi Anzalone ha già presentato emendamenti per evitare il ridimensionamento degli ospedali di Bisaccia e S. Angelo. Per questo da più parti si vocifera che subito dopo la riunione dei capigruppo di maggioranza di oggi Bassolino convocherà i consiglieri di centrosinistra per porli di fronte ad una specie di aut aut: o si approva il piano ospedaliero o si va tutti a casa. Il Governatore non è indisponibile, così come il vicepresidente Valiante e l’assessore Montemarano, a modifiche del testo che non intacchino il rigore finanziario del nuovo piano ospedaliero, ma nello stesso tempo non accetterà di farsi prima ferire dal voto contrario del fuoco amico per poi essere definitivamente colpito dal commissariamento della sanità da parte del governo.Oggi intanto a Napoli ci sarà anche il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio che in serata parteciperà a un convegno di neurochirurgia. Per lui nel pomeriggio l’incontro con i capigruppo del centrodestra. Il vertice è stato sollecitato proprio da questi ultimi per fare chiarezza in seguito alle dichiarazioni del sottosegretario sull’«ottimo lavoro» svolto da Montemarano. Il Pdl e l’Mpa che avevano criticato tale giudizio consegneranno a Fazio un dossier sulla sanità campana chiedendone il commissariamento.
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prova
Settimana delicata per il Formicoso Mercoledì a Napoli vertice tecnico
Si apre una settimana molto importante per il Formicoso. Mercoledì infatti si terra a Napoli una prima verifica tecnica per l’accertanento dell’indoneità dell’area di Pero Spaccone a accogliere una discarica provinciale. I periti di parte incontreranno a Palazzo Salerno quelli della struttura governativa guidata dal sottosegretario Bertolaso e dal capomissione Giannini. Un incontro che serve per fare un primo punto della situazione alla luce dei carotaggi finora effettuati.
Non si tratta di un esame decisivo ma certo significativo per conoscere l’orientamento della struttura commissariale ad un terzo del cammino. Finora sono stati completati tre carotaggi, ne mancano ancora sei da effettuare. Da due di questi è stata accertata la presenza di acqua nel sottosuolo del Formicoso.
Un dato, questo, che lascia ben sperare il popolo della protesta anche se i primi cittadini si mantengono prudenti.
«Vedremo cosa ne esce da questo incontro - dice Marcello Arminio, sindaco di Bisaccia - l’augurio è ovviamente che i riscontri siano positivi anche se è presto per dare giudizi definitivi».
Dopo la scoperta di falde acquifere nel sottosuolo Arminio invita i tecnici a valutare bene la situazione. «Non si tratta di semplici corsi d’acqua che interessano un’area limitata ma di sorgenti che alimentano Puglia e Campania». Per questo gli amministratori hanno chiesto un nuovo incontro con Bertolaso. Possibile che il vertice sia fissato per questa settimana.
dal 'Corriere dell'Irpinia'
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