mercoledì 1 ottobre 2008

Sant'Angelo dei Lombardi - Cittadinanza onoraria a Mons.Nunnari

Sant'Angelo dei Lombardi - La sala delle adunanze del Castello degli Imperiale ha ospitato la manifestazione fortemente voluta dalla cittadinanza prima e dall’amministrazione poi, che in occasione della festa patronale ha insignito Mons.Salvatore Nunnari, già arcivescovo dell’arcidiocesi di Sant’Angelo, Nusco, Bisaccia e Conza della Campania, di un riconoscimento di alto spessore civile e morale per la cittadinanza onoraria dal consiglio comunale in seduta straordinaria. Il consiglio ha espresso all’unanimità meriti e congratulazioni a Mons. Nunnari, che ha ricambiato con grande commozione e nostalgia. Ad aprire il consiglio comunale il primo cittadino Michele Forte, che ha rivolto all’Arcivescovo e al pubblico in sala le motivazioni di tale scelta: “l’attribuzione di un riconoscimento importante come quello della cittadinanza onoraria porta con sé un duplice significato. Per un verso, quello di onorare la persona che l’istituzione comunale ha scelto come particolarmente meritevole. Per l’altro verso, scegliendo una tale persona, l’istituzione onora se stessa. È sotto questo duplice aspetto che la scelta è caduta sulla persona di Padre Salvatore Nunnari, così come gradisce essere chiamato. Eccellenza e signori, non è l’etichetta anagrafica che ti fa esser cittadino di Sant’Angelo, ma l’amore che porti a questo paese, il desiderio di vederlo crescere e progredire, la capacità di cogliere il respiro più profondo. Il Vescovo Nunnari è santangiolese e alto irpino perché risponde a questo assunto. Lungo l’intero arco temporale del suo mandato pastorale, dal gennaio 1999 al dicembre 2004, Lei non è mai venuto meno alla sua funzione di riferimento della comunità ecclesiale arcidiocesana e della società civile tutta. Ha iniziato la sua missione episcopale nella nostra terra con grande generosità, lucida intelligenza e forte senso di solidale vicinanza per quanti, ancora tanti, soffrono il disagio sociale, la povertà, vecchie e nuove forme di esclusione sociale. Abbiamo in comune valori fondamentali: il rispetto della dignità umana, la famiglia, la solidarietà, la pace. La sua presenza forte e pregnante, è stata avvertita in tutte le occasioni ed eventi che hanno caratterizzato il percorso storico, sociale, culturale e religioso della nostra comunità e di tutta l’Alta Irpinia. La sua è stata sempre una figura utile e indispensabile. Contro la diffusione della droga tra i giovani è stato il primo a lanciare l’allarme sin dal suo arrivo n Alta Irpinia. La scellerata decisione di collocare una mega discarica di rifiuti sull’altopiano del Formicoso lo ha visto strenuo lottatore, impettito e sprezzante, a difesa del territorio, offrendo nella lotta anche la sacralità della sua veste. Si è battuto con fermezza, nell’impresa di valorizzare le chiese sparse della nostra diocesi nel modo migliore. Si è messo a fianco della gente comune. Per questo noi le diciamo grazie, con la speranza che continuerà insieme a noi il cammino a suo tempo intrapreso a difesa della nostra gente e dell’intero territorio”. Riconoscimenti arrivano anche dal capogruppo della maggioranza Vincenzo Lucido, che si è rivolto all'Alto prelato, ma anche al cittadino dell’Alta Irpinia che si è fatto carico di gravosi problemi. Lucido ha ricordato in particolare la battaglia intrapresa da Nunnari per il Formicoso, che riuscì a bloccare camion e altri mezzi, chiedendo l’intervento del suo amico Minniti e richiamando l’attenzione di altre forze politiche per salvare l’altopiano. L’antidoto poi all' attuale frantumazione della nostra terra e della nostra comunità è la pacificazione sociale: “una comunità si salva per la forza che ha dentro” ha dichiarato con forza il capogruppo "e non con le divisioni che avvelenano il confronto". L’intervento finale è stato affidato a Mons. Nunnari, preceduto da Vincenzo Forte, rappresentante dell’opposizione , che ha espresso gratitudine e ringraziamenti per l’operato dell'Arcivescovo. “Me l'aspettavo”. Così ha esordito Padre Salvatore, adagiando i suoi interlocutori, e creando un clima distensivo e meno formale. La cittadinanza onoraria santangiolese arriva per ultima rispetto a tutti gli altri paesi della sua diocesi ma l'Arcivescovo ha tenuto a precisare che, "oggi porto nel cuore una tristezza” ha dichiarato, “ho saputo che hanno occupato il Formicoso e ho la tentazione di andarci. Sono qui solo di passaggio e ho appreso che le cose non volgono per il bene. Sento che la battaglia portata avanti nel 1999 si conclude con una sconfitta. Sono vicino più che mai alla popolazione di tutta l’Alta Irpinia, e se ancora posso nel mio piccolo, cercherò di fare qualcosa”. Al centro del suo discorso la Spe Erecti, la speranza dell’uomo che cammina a testa alta senza mai fermarsi: “andiamo avanti con speranza, diamo unità di intenti che deve essere predilezione per il bene comune. Costruiamo il nostro futuro, aiutiamo i ragazzi a sognare, non facciamoli partire. Qui tutti i giovani laureati hanno una valigia pronta. Non trasformiamo le richieste di favori in ciò che spetta di diritto”. Presenti alla cerimonia, gli assessori e consiglieri comunali, l'ex sindaco Antonio Petito, Rosetta D'Amelio, Rosanna Repole, il sindaco di Calabritto Sierchio,il sindaco di Cairano Luigi D'Angelis, Carmelina Chiaradonna.Per la cronaca, Mons Nunnari ha ricevuto anche il saluto del sen. Enzo De Luca e dell'on.Francesco Pionati arrivati a Sant'Angelo dei Lombardi dopo la cerimonia al Castello. 


Aricolo preso da "Irpinianews".
Prego pubblicare quale post (se possibile) grazie e forza il Mispa.
Saluti. LUIGI

32 commenti:

Anonimo ha detto...

De Luca, Pionati, Repole, Petito, D'Amelio .... non mancava nessuno insomma, farebbe piacere un commento del blogger "antirestaurazione", per capire se il suo progetto di cambiamento sia ancora in piedi o si sia arreso alla logica del compromesso e dei trenta denari. Ma davvero non ti rendi conto del progetto Antonio o sei parte di esso? Per favore mi occorre capire. Saluti a S.Angelo.

Anonimo ha detto...

Spero adesso che quei mediocri e superficiali che pensano al fatto che qualcuno parla solo perchè divenuto "randagio" si rendano conto della situazione e che, a differenza delle loro teorie, c'è un paese intero che è convinto che le cose non funzionano e che le vosre iniziative non portano a nulla se non finalizzate a voi stessi e alle vostre futili argomentazioni anacronistiche e non inerenti. Rassegnatevi, quindi, se pensavate con velleità superbe di dividere la gente e creare odio verso le "spine del fianco" che non ve ne faranno, mai, passare una liscia. O si costruisce un modello più aperto, di ampio respiro e culturalmente e socialmente utile e valido, oppure sarete sempre contestati, si con educazione e corettezza nonchè lecitamente, ma senza risparmiarsi nulla e puntando il dito contro il vostro "modus facendi et dividendi". Discorso che se pensate vale in generale sia per e sia per: quindi non culliamoci di niente, ma facciamo in modo di ridare dignità e condivisione alle azioni che si andranno a fare.
Perchè la storia del nostro paese, ora più che mai, lo esige.

Con Autonomia Piena di Pensiero Vi Saluto pungentemente.

Max.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con l'ultimo commentatore, ritengo anche io che si debba intraprendere la strada della condivisione e del lavorare tutti per un unico scopo, ovvero il bene di Sant'Angelo. Nunnari, pur non essendo autoctono del luogo, durante la sua permanenza in mezzo a noi ha fatto meglio di qualunque santangiolese da sette generazioni, ma, ahimè, di Nunnari ce n'è uno e non abbiamo più avuto dimostrazione vera di affetto ed attaccamento da altri forestieri.
Come vedete, infatti, dalla politica ad altri ambienti della società civile si è proceduto a remare contro la nostra Sant'Angelo, non capendo che solo nell'unione possiamo trovare il modo di riappropiarci di un passato glorioso ma con l'unico scopo di creare un presente radioso e sperare in un futuro brillante.
Forza S.Angelo!!! (Non calcisticamente parlando perchè sono delle vere e proprie schiappe!).

Anonimo ha detto...

Credo che il blog e quindi il blogger siano scevri da questo discorso, ma per spirito di democrazia e di informazione e per la manifestazione in se lodevole, abbia fatto bene a dare SPAZIO LIBERO all'avvenimento che, poi, dimostra positività al fatto che Sant'Angelo è ancora un paese centrale ala vita della nostra provincia. O a te swiss made (visto che non sei forse santangiolese) non interessano le sorti di Sant'Angelo?
Ah forse, riflettendo bene, tu sei tra quelli che preferiscono e propugnano la mediocrità, l'appiattimento sociale, il livellamento politico e il disfacimento economico; sei tra quelli che hai lo stipendio fisso, una casa già di proprietà, un lavoro poco sacrificante anzi per niente impegnativo su uno degli Uffici a 4 stelle; hai forse anche una casa al mare; figli all'Università vestiti di "tutte marche" e con auto proprie molto costose e tanti bisogni superflui da assecondare; sei tra quelli che da bravo bigotto chiesante va anche più di una volta a settimana a messa o comunque "far vedere" che almeno la domenica si debba per forza; sei tra quelli che passeggi per strada e critichi tutto e tutti, ma poi al momento giusto non dai mai una mano o un contributo alla causa del paese, anzi contribuisci ad "affossarlo" sotto "cunti muorti" che ti riempiono il resto di una giornata già "vivacchiata" alle spalle dei contribuenti; sei tra quelli insomma che sanno ben parlare male dei politici, ma che poi sei il primo e di nascosto vai a chiedere "piaceri" e "raccomandazioni" anche ad esempio per far laureare i figli che, poi, non devono essere "meno" degli altri; tra quelli, infine, che cercano di "predicare" bene, ma, come la maggior parte, poi concretamente "razzolano" male; sei tra tanti, moltissimi, anche tu, dunque, un ipocrita.
E' facile, infatti, dire che le cose non funzionano per colpa di Tizio o di Caio, ma un esame di coscienza mai?
Bisogna prendere consapevolezza che l'autonomia, che poi è la semplice libertà di un uomo considerato cittadino e centro di imputazione di diritti e doveri, si conquista con l'autodeteminazione a l'autocritica di essere o meno appunto un buon cittadino e che prima di scagliare la pietra bisognerebbe riflettere su propri difetti e sulle proprie debolezze. Io ci penso spesso e so che il più delle volte anch'io sono tra quelli che risulta mancante, ma ho il buon gusto e la non presunzione di sentirmi moralmente superiore e meglio degli altri e di poter, dunque, sparlare e sparare a destra e a manca.
Allora ti dico come già qualcuno in altri messaggi ha detto, possono si cambiare i politici o le persone ma se non cambia la mentalità non ci sarà altro "nuovo corso" se non solo l'illusione di aver fatto "piazza pulita" di un nulla per un niente.
Così non andiamo da nessuna parte.

Aspettando comunque la risposta dal blogger e la sua posizione in merito, saluto distintamente quanti della discussione.

P.S. Chiaramente il discorso non è rivolto personalmente a tale swiss made di cui per ovvie ragioni non conosco l'identità, ma è un discorso molto generale o meglio più che altro uno sfogo verso il presumibile identikit del santangiolese medio e mediocre. Ovvero una mia visione del manifesto santangiolese dei perbenisti che come utili idioti non contribuiscono affatto alla vita del paese se non in negativo. Dunque non vi è offesa diretta, ma personali e relative considerazioni.

Autocritico.

Anonimo ha detto...

i soliti quattro randagi che abbaiando tutti insieme si illudono di far credere che a parlare sia l'intero paese. forse molti santangiolesi nemmeno sanno che esiste questo blog ma tutti conoscono don pieo e gli vogliono bene, ma vogliamo bene pure ai cani quindi tranquilli abbiate pure

Anonimo ha detto...

.. dimenticavo, Nunnari era legato a sei persone ... come mai ad abbaiare siete solo in quattro? gli altri due si sono persi per strada? su a lavorare adesso che gli show sono finiti tutti fateci vedere il grande cambiamento ora

Anonimo ha detto...

Leggendo i commenti sconsiderati di colui che ama definirsi "saggio" spinto dal grande egocentrismo da cui è affetto, mi sembra di riconoscere chiaramente da quale pulpito viene questa predica. Ripeto, come ho già detto in passato in altri commenti, che l'autocelebrazione non giova a nessuno ed è una abitudine davvero patetica e squallida.
Ma se volete vi motivo anche perchè credo di sapere chi si nasconde dietro il saggio (che poi è tutt'altro). Il saggio scrive sempre in difesa del parroco, quando però non si parla male del parroco ma si sta parlando semplicemente dei meriti di Nunnari.
Dunque, questo saggio altri non è che qualcuno che non simpatizza molto per Nunnari, dunque di chi si tratta?
Io lo so, arrivateci anche voi.

Anonimo ha detto...

Sillogismo davvero appropriato considerato il suo pseudonimo, così banale da risultare credibile eppure così sciocco da essere sospetto: non sono io contro Nunnari streghetta, ma tu e i tuoi amici contro sant'angelo e a favore di voi stessi e della politica che avete sempre omaggiato, che guarda caso era tutta con voi quel giorno: Repole, Petito, Pionati, De Luca, mancava solo De Mita. Per chi vuol capire non serve altro sappiamo chi siete e cosa rappresentate e vi teniamo alla larga ormai. Ad maiora, possibilmente in un'altra vita.
PS Rileggiti Fedro e mettiti davanti la bisaccia con i tuoi difetti, noi li vediamo tutti non serve che fai finta di nulla, sei solo più patetica/o. Cuccia adesso che noi sant'angiolesi doc dobbiamo lavorare per vivere.

Anonimo ha detto...

..GIUDITTA POTEVI RISPARMIARE LA FRASE FINALE..A DIR POCO SQUALLIDA..PERCHE' QUALSIASI SANTANGIOLESE SE MINIMAMENTE INTELLIGENTE CAPISCE CHE UNA REALTA' COME LA SOCIETA' SPORTIVA SANTANGIOLESE NON ESISTE NEI DINTORNI..DICENDO CIO' HAI PRIMA DI TUTTO OFFESO QUEI VENTI RAGAZZI CHE OGNI GIORNO SI FANNO UN "CULO QUADRATO" ANDANDO FARE ALLENAMENTO PUR DI ARRIVARE ALL'INIZIO DEL CAMPIONATO IN FORMA PER BATTERE CHIUNQUE, E SECONDA COSA HAI GETTATO DEL FANGO SUL NOME CHE LA SOCIETA' PORTA OVVERO QUELLO DEL NOSTRO CARO GIUSEPPE SICONOLFI CHE ANCORA OGGI VIVE NEI CUORI DEI NOSTRI RAGAZZI E SOLO NEI LORO OCCHI SI PUO' VEDERE QUELLA LUCE CHE UN GIORNO SI VEDEVAMO NEI SUOI!!..RAGAZZI NON VI ABBATTETE..QUESTO CAMPIONATO E' ALLA VOSTRA PORTATA..FATECI CONTINUARE A VIVERE QUEL SOGNO COMINCIATO UN ANNO FA'...

Anonimo ha detto...

Caro saggio, innanzitutto complimenti per la citazione dotta di Fedro, del quale non credevo fossi a conoscenza. A parte questo credo non si possa essere a favore di S.Angelo e lavorare per esso prescindendo dal ricordare ciò che un grande personaggio, come S.E. Nunnari, ha fatto e continuerà a fare per il nostro paese.
E, se il mio intuito non è fallace, credo che anche tu, caro saggio, non hai che ricevuto del bene dall'alto prelato di cui parliamo. Fermo restando che io non ho mai espresso nè qui nè altrove una difesa a spada tratta dell'uno o un j'accuse tout court dell'altro o degli altri, sto semplicemente seguendo la logica del "dare a Cesare quel che è di Cesare" senza negare, laddove ci fossero, meriti altrui.
Tutto qui.
DI MELIORA PIIS.

Anonimo ha detto...

Al penultimo anonimo rispondo che ciò che ho detto circa la società sportiva altro non era che una battuta, se volete infelice.
Per cui chiedo venia a quanti l'hanno presa male.

Anonimo ha detto...

Che fine ha fatto il saggio? Si è perso nei meandri della sua immensa saggezza?
P.S. Serve il filo di Arianna?

Anonimo ha detto...

i soliti quattro randagi che abbaiando tutti insieme si illudono di far credere che a parlare sia l'intero paese. forse molti santangiolesi nemmeno sanno che esiste questo blog ma tutti conoscono don pieo e gli vogliono bene, ma vogliamo bene pure ai cani quindi tranquilli abbiate pure

1/10/08 19:19

.. dimenticavo, Nunnari era legato a sei persone ... come mai ad abbaiare siete solo in quattro? gli altri due si sono persi per strada? su a lavorare adesso che gli show sono finiti tutti fateci vedere il grande cambiamento ora

1/10/08 19:22

Come ben si vede ho preso e riportato i commenti lasciati da un certo (autoedulcorante) "saggio", che oltre alla firma, nulla ha di appropriato all'epitto datosi.

Consentitemi, dunque, di intervenire alla diatriba che si è accesa tra questo e l'altra "pungente" commentatice firmatasi "streghetta" (forse un pò più sincera del primo che risulta, almeno, più presuntuoso), ma anche tra altri e tanti commentatori che contribuiscono alla discussione, in verità, più volte proposta e ripresa.

Analizzando, appunto, quanto descritto dal fantomatico "saggio" di quartiere, quest'ultimo sembra voler screditare la cultura e la sensibilità di un intero popolo che giammai, nella sua storia, è stato protagonista di indolenza, indifferenza e contrasto verso il mondo della Chiesa e dei suoi rappresentanti, anzi orgoglioso e fiero. Quindi non capisco perchè "mettere le mani avanti" e trovare difese usando accuse (verso altri come ad esempio il caro Nunnari), visto che da quanto si legge nei post e nei commenti appare chiaro che c'è ancora intatto forte e motivante il legame dell'intero paese a questa fondamentale istituzione e anche a chi oggi ne opera.

Il vero problema, dunque, non è affatto se il paese è vicino o meno al suo parroco, ma se qest'ultimo lo è altrettanto e davvero ad esso. Perchè come spesso ivi criticato quest'ultimo non risulta essere molto presente nella vita e nelle attività sociali del paese (tranne chiaramente in quelle poche estemporanee che programma in o per la canonica); addirittura non lo si vede mai neanche una volta in piazza a fare "QUATTRO passi" tra la gente, appunto, come faceva anche l'austero Don Armando, presente sempre tra il suo popolo e i suoi fedeli. Lui invece sembra, di fatto, molto refrattario all'agorà, ad essere "miezzo a li fuossi". Non certo si può smentire questo e il fatto che è raro vederlo in giro, ovvero oltre la santa messa sembra solo rinchiudersi tra le sue "QUATTRO mura" e circondarsi dei suoi soliti "QUATTRO ragazzini" abituè.

A questo punto i più in difesa oseranno di nuovo dire che egli è un "giovane tra i govani", ma è chiaro che se fosse davvero così certamente sarebbe molto di più il plauso e il gradimento; ma effettivamente non è neanche così purtroppo, se si riesce, con grande onestà, ad andare seriamente oltre l'apparenza delle cose.

Se fosse vero, infatti, non si capirebbe, poi, perchè a Sant'Angelo vi è negli ultimi anni ed ancor di più negli ultimi mesi un'esclation di vandalismo ed isolamento giovanile; perchè tanto "bullismo" in piazza, ove si assistono, a volte, anche a violente risse incontrollabili; perchè tanta mancanza di aggregazione e tanto sfilacciamento nel mondo adolescenziale e non solo in quello. E' vero si che dapprima sono responsabili, comunque, famiglia e scuola, ma avendo giustappunto un parroco che si dichiara "giovane tra i giovani" e che, secondo alcuni, fa tante buone attività finalizzate alla formazione e alla crescita da ormai qualche anno, ci si chiede quindi: dove sono i frutti di tutto questo? Non certo è normale, allora, quanto succede e detto sopra, non crededo, infatti, essere possibile che seminando "grano", poi si raccolga solo e tanta "gramigna"! E siccome si è convinti fortemente e con grande rispetto che il parroco è un ottimo "seminatore" di cose buone, il problema sta proprio nel fatto che non si capisce il perchè non voglia e non sembra volere "seminare" con costanza e maggiore presenza ed incidenza nella sua comuità. Pensare, infatti, di soddisfare queste esigenze e responsabilità con iniziative come la partita ad esempio, giustamente contestata non tanto nella forma ma quanto nella sostanza, è un errore madornale che chiaramente fa riflettere in negativo pensando, appunto, a quanto spesso accade e fa restare indubbiamente perplessi e scontenti tanti. Non si possono perseguire, infatti, risultati validi restando "in attesa" ovvero ripeto chiusi nella comoda canonica circondati dai soli "QUATTRO animatori", oramai consolidati, a "scimmiottare" con computer, telefono, televisione e ping pong tra una festa e l'altra e una pizza e l'altra a mo di circolo chiuso dove difficilmente ci si riesce o ci si fa inserire; ma bisogna indiscutibilmente uscire nelle strade del paese e nelle contrade ogni giorno avvicinando propri quei giovani e ragazzi "più lontani" che, forse, per attirare attenzione su se stessi, si lasciano, appunto, andare a bravate quale il richiamato ingiustificato vandalismo. Qui, se accadesse questo, vi sarà sicuramente grande vicinanza e, se ci fosse corrispondenza nei fatti veri, importanti e perchè no urgenti del paese, certa sarà la collabosazione e la motivazione di ogni bravo ed onesto santangiolese.

Non si capisce, inoltre, perchè tanta affannosa bramosia contro una persona, quale S.E. Nunnari, che anche commettendo errori umani e suscitando qualche negatività ed icomprensione, comunque e tutto sommato è stato proprio Lui, tra le altre tantissime Opere utili ed importanti, a dare forza alla vita consacrata e all'assegnazione alla nostra amata Cattedrale del succitato parroco che più di altri è riconoscente (o almeno dovrebbe esserlo) verso il suo Pastore e mentore. Quindi chi conosce bene la storia del Parroco e ne difende l'operato dovrebbe sapere che è sconveniente o meglio non giusto sparlare del Vescovo che lo ha ordinato a vita sacerdotale con grande amore paterno e grande ammirazione per l'umiltà che sapeva profondere. Tra quei sei o sette che il "saggio" richiama quali amici del caro Padre Salvatore Nunnari, dunque, di fatto c'era anche il Parroco di cui prende tanto animosamennte le difese. Quest'ultime risultano, quindi, non solo superflue nella forma perchè non vi è stata, appunto, alcuna accusa da contrabattere, ma anche incongruenti nei contenuti, perchè non corrispondenti alla verità delle cose. Le si possono, dunque, queste difese d'ufficio solo considerare, con benevolo beneficio di inventario, quali dimostrazione di un "accecante e spropositato affetto" verso l'attuale amico Parroco attraverso il quale, forse, riesce ad essere "saggio" nei confronti dei presunti "avversari". E qua casca l'asino, nuovamente, ovvero: nella creazione di modelli di DIVISIONE, di SEPARAZIONE, di CASTA, degli UNI contro gli ALTRI, dei "randagi abbandonati a se stessi" contro i "nuovi adottati e sfamati" e di quelli del "nuovo corso" contro quelli del "vecchio sistema".

Ma ci si chiede allora: siamo o non siamo una COMUNITA' UNICA? Siamo o non siamo un PAESE? O forse si vuole di no! Perchè allora?
Spiegate questo se potete!

Bella e pertinente, infine, la frase di un commentatore che ha detto che è inutile se si fa "piazza pulita" del nulla per il niente. Certo che fa riflettere e non poco.

4X4 (quattro per quattro)= 16

Anonimo ha detto...

Caro 16 sant'angelo è in irpinia l'irpinia in campania la c ampania in italia e l'italia in europa e tu ancora vagheggi una cultura da "miezza a li fuossi". Sono memorie storiche piccolo provinciale che hanno valore in quanto tali., "iesci , tocca e femmene" e lascia stare le sacre memorie santangiolesi che per troppo tempo hanno offerto paravento alle diaboliche manovre di gente come te.
Don Armando mio amico, passeggiava in piazza ma sempre con le solite 4 persone e lo sanno tutti; Don Piero cura i ragazzi magari qualcuno da grande avrà anche modo di prendere un treno per esplorare il mondo invece di restare come te un cane con la catena corta. Buona sera 16.

Anonimo ha detto...

Quanta imbecillità nel comento dell'anonimo contro giuditta. Qindi se dico abbasso la squadra del Torino offendo la città di Torino? Ditemi che non è questa l'umanità su cu contare per iprendere un minimo di dignità sociale in questo paese.
Tra cittadinanze onorarie e agosti santangiolesi monchi qui si perde il senso della necessità e dell'urgenza di manovre serie per salvare il paese dal degrado nel quale sta affossando sempe di più. Bravo evidenziatore, immediato e sincero.

Anonimo ha detto...

Uffa con questo Nunnari ,Sembra un affare di stato.Ma non avete null' altro da fare o da pensare?I vescovi furono detronizzati durante la civilta' comunale perche' i cives potessero rivendicare la propria autonomia!qui sembra essere tornati al tempo del barbarossa!Portate avanti ,ma molto avanti, l' orologio del tempo,carissimi santangiolesi!

Anonimo ha detto...

..PER LAURA.. SE DSAI LEGGERE NON PARLO DI UNA CITTADINANZA OFFESA MA BENSì DI UNA SQUADRA..DEL NOME DELLA SOCIETA'..SE POI IN QUESTO BLOG LEGGETE SOLO LE PAROLE CHE PUR NON ESISTENDO VOI VEDETE LA COLPA NON è MIA..AH DIMENTICAVO..DA OGGI MI FIRMO L'IMBECILLE VISTO CHE LAURA MI HA COSì AGGETTIVATO..GRAZIE

Anonimo ha detto...

Non comprendo davvero tale "evidenziatore", direi meglio "spuntato", se le parole che dice siano plausibili di illucidità voluta o inconsapevole. Come si può dire che passeggiare in piazza, "miezzo a li fuossi", è una cosa dal valore storico? Come dire che è una cosa d’altri tempi, proprio incomprensibile! Secondo questa teoria, allora, la socialità dove dovrebbe essere di fatto estrinsecata? Nel virtuale? Dove la comunità, quindi, si dovrebbe ritrovare? In luoghi chiusi e siglati da un'appartenenza per forza specifica e basta? Dove e come comunicare concretamente e soprattutto liberamente quali individui?
Si prenda coscienza allora e si sappia, innanzitutto, che la COMUNICAZIONE è la prima virtù sociale e l'essenziale fondamento della libertà civica che rende AUTONOMI non solo nelle forme ma sostanzialmente. Non è comprensibile abiurare alla vita dell’agorà, alla socialità di piazza; tornare alle proprie caverne e regredire all’isolamento umano. Non è, dunque, ammissibile e fuori da ogni considerazione quanto dice questo “evidenziatore”, forse in un momento personale di crisi esistenziale; oppure è, solamente, consigliato male dal suo difeso che rispetto al precedente austero Don Armando ha sempre comunque solo “quattro amici”, ma non si riserva, appunto, la vita aperta di “piazza”, ma quella chiusa di “corte” tra i suoi soli cortigiani. Non mi sembra, dunque, che ci siano stati dal passaggio dall’uno all’altro miglioramenti sostanziali, ma sinonimi entrambi di una difficoltà comunicativa e sociale con almeno il fatto che il primo lo si poteva, comunque, incontrare in piazza. Quello attuale è, come detto nel commento di cui “evidenziatore” fa analisi negativa, troppo rilegato alle sue cose, alla sua canonica, ai suoi “quattro ragazzini”; e, quindi, si reclama il fatto di osare di più e, soprattutto, di essere più presente tra la gente indiscriminatamente. Non è giusto allontanare i cosiddetti “potenti”, in nome dei cosiddetti “umili ed emarginati”, ma creare armonia e pacificazione sociale tra le varie realtà. Non so se questo significa attaccare la figura del sacerdote, anzi è inteso a rafforzarla soprattutto perché si crede valida e importante l’azione e la bravura dello stesso. Non si capisce, lo ribadisco con fermezza, il perché sembra risparmiarsi ed esimersi da tale funzione. Gli sono per caso antipatici i santangiolesi? Gli sono allergici i contesti in cui operano i santangiolesi impegnati socialmente e politicamente? Gli sono indifferenti coloro i quali, nel bene e nel male, rappresentano la classe dirigente ed operativa nella comunità e nelle istituzioni? Se fosse così e confermate le molteplici perplessità mosse e non smentite, sarebbe davvero e senza esagerazioni un dramma per la già affannosa attualità santangiolese. Qui, oggi, c’è bisogno di persone responsabili, capaci e motivatori di speranze e atti concreti di UNIFICAZIONE e SENSO COMUNITARIO, non al contrario di FRAMMENTAZIONE e FRANTUMAZIONE SOCIALE. Ecco perché penso necessario il DIALOGO aperto dall’acuto e pregnante dott. Imbriano che, come un fulmine a ciel sereno, ha creato uno spartiacque importante non solo in senso di determinazione politica “dal basso”, ma soprattutto di consapevolezza di poter essere fondamentali come individuo inserito nella collettività al fine del miglioramento della propria “Polis” attraverso, innanzitutto, la comunicazione nell’ “Agorà”. Ecco che aprendosi, dunque, il Dialogo si affrontano con più semplicità i tanti piccoli e grandi problemi di Sant’Angelo, ma non strumentalizzando le stesse problematiche in senso distruttivo o “di parte”, ma per un’auspicabile e se volete utopica visione di una COMUNITA’ MATURA e AUTODETERMINANTE in tutte le sue esplicazioni ed estrinsecazioni . Non so se sia stato più pertinente, ma certo non voglio convincere nessuno, solo creare altre riflessioni in merito e contribuire a questa necessaria battaglia di “consapevolizzazione” attraverso la LIBERA COMUNICAZIONE.
Dunque, “evidenziatore”, non dolerti più di tanto perché nessuno ha intenzionato di sminuire i compiti di chicchessia, ma di migliorarsi tutti allo scopo di rendere il nostro amato paese più vivibile e rappresentativo.

Saluti da SEDICI inteso 4X4.

Anonimo ha detto...

Ah, dimenticavo di risponderti al consiglio datomi sul fatto di "uscire e toccare le donne", precisando che se da una parte ne ho "amate" tante e in vari contesti geografici, dall'altra che le "femmene" come le chiami tu, non sono oggetti da toccare ma da contemplare. Capisco, dunque, maggiormente la tua "cultura di caverna": allora attento alla "clava" e soprattutto se sei girato di "spalle"!!!
Scusa l'ironia veritiera, so che per gente come te l'ironia è dura da digerire e che nelle caverne fate ancora "Aùg Aùg".
Salutandoti, "evidenziatore", spero di incontrarti in piazza, ma non portare, però, l'"arco e la freccia", non servono perchè non ci sono più le "prede" di una volta!!!

"Aùg Aùg".

Sedici.

Anonimo ha detto...

Molto simpatico l'ultimo commento.Ma caro sedici, che ci vuoi fare, certa gente è ancora convinta che le donne siano come animali da assoggettare.
Ed a maggior ragione ne è convinto chi frequenta senza alcun discernimento il mondo ecclesiale ed i suoi rappresentanti, è notorio infatti che in tali ambienti regna da secoli una misoginia senza paragoni.
Per finire, aspetto ancora una risposta dal saggio, anche se potrei farmi bastare anche quella dell'evidenziatore, o di felice (nel senso di contento) o ancora di vedo e provvedo, trattandosi della stessa persona che però ama giocare con gli pseudonimi.
AB UNO DISCE OMNES.

Anonimo ha detto...

Exigua his tribuenda fides, qui multa loquuntur .
"Aùg Aùg"

Anonimo ha detto...

Saggio ti potevi sprecare un pò di più, abbiamo colto il senso di quello che stai dicendo e siamo in molti a pensarla come te e nn certo tutti in parrocchia. Quanto a streghetta & C. trattasi sempre dello stesso paranoico personaggio che deve avere molto tempo a disposizione e davvero poche idee, scrive assurdità fingendo di fraintendere il senso delle tue argomentazioni ma è solo goffo e ridicolo.
Per non sentirmi in difetto in mezzo a tanta erudizione: "stultorum mater sempiter gravida" ovviamente dedicato con il cuore a streghetta alias sedici alias autocritico. Buona serata Blogger qua fa un freddo cane.

Anonimo ha detto...

Nel commento della nostra amica Laura appare chiara a tutti una certa confidenza tra lei e il cosiddetto saggio. Ora non voglio fare illazioni, alla maniera di Laura, circa una presunta identità tra Laura ed il saggio, ma di certo mangiano alla stessa tavola, per cui si coglie bene l'attaccamento e la difesa allo stesso "piatto".
Comunque non ho intenzione di dilungarmi perchè come sempre accade chi ha contenuti validi da esprimere viene poi tacciato di essere chiacchierone, come ha espresso il saggio nel suo scarno commento.
Chiuderò sempre con una citazione latina che la dice lunga sul saggio (che ama essere oggetto di vanagloria da parte di quanti lo circondano) e sulla nostra amica Laura (che della piaggeria ne ha fatto l'unico scopo di vita):
OBSEQUIUM AMICOS, VERITAS ODIUM PARIT!!!

Anonimo ha detto...

Streghetta un velo di comprensiva pietà sulla tua confusione sessuale, ma nessuna clemenza sui contenuti. Un solo consiglio: curati! Buona domenica a tutti da Vincenzo.

Anonimo ha detto...

Streghetta non ti curar di loro ma guarda e passa...
...comunque fai seria attenzione sia per il tuo nick sia per i contenuti, opinabili ma alquanto credibili e riscontrabili, perchè questi come l'ultimo enzo (saggio allora ti chiami enzo? non credo, ma fa lo stesso!) sono molto inclini sia per atavica esperienza che per gli ambienti frequentati al fare "la caccia alle streghe" e non si sottraggono semmai l'8 dicembre (loro lo fanno l'8 non il 7) a fare il falò con la tua persona al rogo!!!
Comunque apprezzo la tua ironia e i tuoi contenuti che rispondono ad un problema reale e presente che come un "bubbone" esploderà e, coloro i quali lo nascondono dietro insulti e vagheggiamenti demenziali si accorgeranno presto delle conseguenze prodotte.
Non danno, infatti, ascolto ad un appello rivoltogli più volte, con tanti input e attravverso pretesti di dialogo e confronto sempre respinti e rifiutati. E loro cosa fanno? Rispondono con contenuti e toni tipo quelli del tal enzo che ha, forse, davvero, ambiguità sessuali personali e bene esplicate.
Non duolerti troppo, allora, e pensa che un giorno le tue ironie saranno i loro peggiori e concreti incubi.

Chi vuol intendere intenda!!!

P.S. Chi crede di fare bene facendolo male, produce un male ancora peggiore.

Max

Anonimo ha detto...

Al saggio che oltre ad essere sapiente è anche dotto latinista pregiomi favorire detto pertinente al suo "verborum gravitas":

Ex ungue leonem.

E aggiungerei vista la sua personale natura di cultore delle antichità:

Fama crescit eundo.

Ora alla sua inalberata sapienza di trascrittore, la sensibilità di quanto.

Un "amico", saggio anch'egli.

Fefè.

Anonimo ha detto...

Laura fatti una delle tue buone grappe fatte con lo scaldabagno, così riesci forse a ragionare meglio!!! Mi sa che al "club dei paranoici" tu sei entrata già da tempo come "socio onorario" e che ne sei diventata pure e in fretta presidente. La sera mangiare troppo fa male, te l'abbiamo sempre detto; soprattutto se la compagnia è pessima!!!
Ah, dimenticavo di chiederti la gentilezza di far entrare nel giro del club pure il "saggio", ha tutte le caratteristiche richieste, con anche quel pizzico "quanto basta" di egocentrismo e mania di persecuzione. Ti "prego" non è una "raccomandazione", ma un consiglio!!!
Tanto lo conosci bene e non c'è bisogno di presentartelo. Amen.

Anonimo ha detto...

in un blog dove i commenti sono 5 o 6 al giorno mi pare almeno strano che max fefè ed anonimo siano accorsi a sostenere la loro benamata streghetta tutti insieme concentrando i loro interventi in meno di 20 minuti, giusto il tempo per scrivere le loro altisonanti demenzialità.
Come disse il saggio: quattro cani per strada o addirittura uno solo? Poveri inetti imbecilli.
Vergonatevi, andate a lavorare che per voi le vacche grasse sono finite.
the doctor

Anonimo ha detto...

Ringrazio chi approva e sostiene le mie idee, ma non è necessario che si accorra così numerosi in mia difesa. Vi garantisco, cari Max, Fefè e quanti altri, che non occorre che mi difendiate perchè molto presto saranno altri, come il saggio, l'amica Laura e colui che si firma the doctor, ad aver bisogno di una difesa molto impegnata contro le loro scelleratezze.
Infine, per rispondere a the doctor, lo inviterei a moderare il linguaggio perchè autore di demenzialità sembra essere lui e non altri, e chiarisco che, almeno io, non so gli altri, lavoro per vivere e pure sodo e partecipo a questo blog liberamente, uti singoli, con un mio computer e non (lasciatemi passare la presunzione) come fate voi, in "casa" d'altri e sotto suggerimento ed esempio altrui.
Un ultimo suggerimento al signor "Tal de Tali" di cui qua si discorre frequentemente:

QUI FODIT FOVEAM, INCIDET IN EAM!!!
Tanto LUI, son sicura, il latino dovrebbe capirlo.

Anonimo ha detto...

Sreghetta tu te la canti e tu te la suoni...... usi tanti pseudonimi ma la tua pochezza si evince ad ogni passo e in ogni acido commento. Sono contento di aver capito che queste idee rappresentano quattro sciacalli e non una parte consistente del mio paese. Buon fine settimana a tutti. Maria Letizia

Anonimo ha detto...

Dimenticavo di salutare il blogger questa estate era l'unica vera novità del paese la sua battaglia per l'autonomia ci rivediamo presto spero. Maria Letizia e Giancarlo

Anonimo ha detto...

Cara Maria Letizia, mi dispiace smentirti ed infrangere quel sogno che ancora nutri verso il tuo paese, che hai lasciato da anni, ma purtroppo qui a S.Angelo di sciacalli (quelli veri) ne è pieno il paese, e credo che non possa esser tu a giudicare, appunto perchè vivendo fuori non ne possiedi gli elementi e la visione diretta.
Come molti, ormai forestieri nel proprio paese, vivi solo una parentesi idilliaca che si realizza un mese all'anno (agosto) e dunque non puoi assistere a ciò che accade cotidie e non puoi essere partecipe delle contraddizioni, a cui siamo invece costretti noi che viviamo nel paese ed il paese 365 giorni all'anno.
Dunque, è ben accetto il tuo intervento a questo blog, che rappresenta quel legame ancestrale con la tua terra d'origine che è bene non recidere mai, ma è opportuno prendere con il beneficio d'inventario ciò che dici e le tue considerazioni.
A presto

QUOT HOMINES TOT SENTENTIAE